«L’Aquilone, un edificio da conservare» 

L’allarme di Cossali: è previsto l’abbattimento. La vicesindaca Azzolini: valutazioni ancora da fare



ROVERETO . L’allarme “preventivo” lo lancia Mario Cossali: in via Saibanti sarebbe previsto «un intervento edilizio piuttosto ampio che comprende tra l'altro l'abbattimento dell'edificio che attualmente ospita l'asilo nido L’Aquilone. L'edificio in questione - specifica Cossali - ha più di cinquant'anni, è ben conservato ed è di pregevole fattura. Fu progettato dall'architetto Marco Tiella e dal punto di vista dello stile e dei materiali usati si distingue storicamente per originalità e per impatto. È un pezzo importante della storia architettonica roveretana e della storia sociale. Quando fu costruito era l’unico asilo nido (gestito dall'Onmi) esistente a Rovereto, se si esclude quello, allora per le sole lavoratrici, alla Manifattura Tabacchi. Sfregi ne sono stati commessi tanti anche a Rovereto, ma se se ne possono evitare altri non può che far bene alla salute civica, alla bellezza e alla memoria della comunità. Faccio appello a questi sentimenti e faccio appello a tutti quelli che hanno a cuore il volto della città». Nel merito, la vicesindaca e assessore all’istruzione Cristina Azzolini spiega che «è pure vero che presto, quando la nuova scuola per l’infanzia di via Chiocchetti sarà pronta, ci andranno i bambini dai tre anni in su che oggi frequentano L’Aquilone, ma in via Saibanti rimarrà comunque il servizio di asilo nido fino a quando non sarà completato il polo per i bambini da 0 a 6 anni all’ex Alpe di Borgo Sacco. Solo allora si potrà trasferire il servizio nido e liberare la struttura de L’Aquilone. Ma i tempi sono comunque lunghi e ad oggi non mi risulta che ci sia alcun progetto sull’edificio, che rimarrà proprietà comunale». In linea teorica non si può escludere l’ipotesi ventilata da Cossali, ma di sicuro, fa notare la vicesindaca Azzolini, ci vorranno anni perché si arrivi a definire il futuro dell’edificio: prima deve essere svuotato delle sue funzioni, e il polo 0-6 anni all’ex Alpe è ancora in attesa del progetto definitivo. Andrà approvato, poi si passerà alla gara d’appalto e da qui alla fine dei lavori i tempi tecnici si trascineranno ben oltre la durata naturale di questa amministrazione. Sarà la successiva, con tutta probabilità a doversene occupare, salvo imprevisti (ad esempio, ricorsi post-appalto) che potrebbero far slittare la data ancora più in avanti.















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