Il Natale di Zoreri aiuta la Lilt e i malati di cancro

Rovereto. A Terragnolo il Natale aiuta i malati di cancro: ritorna a partire dall'8 dicembre il tradizionale Mercatino di Natale di Zoreri, organizzato dal gruppo “Donne di Terragnolo” per sostenere...


Filippo Schwachtje


Rovereto. A Terragnolo il Natale aiuta i malati di cancro: ritorna a partire dall'8 dicembre il tradizionale Mercatino di Natale di Zoreri, organizzato dal gruppo “Donne di Terragnolo” per sostenere le attività della Lega italiana per la lotta contro tumori. Quattro gli appuntamenti per tutti gli amici della Lilt per ritrovarsi ed acquistare lavori artigianali, oggetti regalo e ricami preparati con cura dal gruppo “Donne di Terragnolo”: dalle 10 alle 19 di domenica, con l'inaugurazione del Mercatino alle ex scuole di Zoreri, dalle 14 alle 19 del 14 dicembre, dalle 10 alle 16 del 15 dicembre e dalle 10 alle 19 del 22 dicembre. Il ricavato dell'iniziativa, nata ben 26 anni fa a seguito della scomparsa per tumore di una giovane donna della valle, andrà a sostenere le attività della Lilt in Vallagarina ed il Day Hospital Oncologico dell'Ospedale di Rovereto. «In ambito oncologico – ha sottolineato Valentina Cereghini, direttrice della Lilt Trento – la Lega c'è sempre, sia per la prevenzione che per aiutare i malati nel processo di guarigione ed in tutti i servizi complementari. Proprio quest'anno abbiamo avviato due nuovi progetti: il servizio di Consulenza oncologica ed orientamento alla salute ed il servizio di Estetica oncologica. Ma per continuare a poter aiutare la comunità abbiamo bisogno anche di aiuti concreti, di cui il Mercatino di Zoreri è un grande esempio». «Il Natale di Zoreri è da molti anni un aiuto consistente per le nostre varie attività – ha ribadito il presidente della Lilt Trento Mario Cristofolini – ed è un Mercatino diverso, ricercato, con prodotti del tutto artigianali». «Eventi come questo sono molto importanti – ha spiegato Mirella Sannicolò, ex responsabile del Day Hospital Oncologico di Rovereto ed oggi volontaria Lilt – anche per sensibilizzare il pubblico sul nostro operato. L'obiettivo oggi è creare una rete territoriale che metta al centro il paziente, attorno al quale devono gravitare tutti i vari professionisti».













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