URBAN CENTER 

Foto d’immigrazione alla mostra «Ombre»

ROVERETO. "Ombre" è il titolo della mostra fotografica dedicata tema dell’immigrazione che si inaugurerà giovedì 30 novembre nella sala dell’Urban center di corso Rosmini. In esposizione immagini che...



ROVERETO. "Ombre" è il titolo della mostra fotografica dedicata tema dell’immigrazione che si inaugurerà giovedì 30 novembre nella sala dell’Urban center di corso Rosmini. In esposizione immagini che ritraggono i drammi di oggi accanto ad altre di quelli di ieri, dimenticati, foto in bianco e nero che ricordano quando a dover fuggire dalla guerra, dalla fame e dalla povertà, e a provare sulla propria pelle cosa significa essere straniero in una terra straniera, sono state le popolazioni del Trentino. Nella consapevolezza, è il messaggio sottinteso, che la storia si ripete. La mostra, finanziata dalla Provincia, è nata dalla collaborazione fra il fotografo Giorgio Salomon, Manuela Baldracchi, che ha curato il progetto espositivo, e Franco Filippini a cui si devono i testi. «Gli immigrati e gli stranieri, soni reali, però è come se fossero ombre, - spiega Mara Rossi presidente della sezione dell’Anpi della Vallagarina, ente alla cui iniziativa si deve l’allestimento della mostra a Rovereto - la mostra è un occasione per far riflettere la cittadinanza su un tema reale che tocca anche la nostra storia: durante la Prima guerra patirono dal Trentino in 70 mila diretti verso nord, e 30 mila verso il Regno di Italia: il fenomeno dell’immigrazione fa parte del nostro passato. Ricordiamoci che nessuno lascia la propria casa se non è costretto a farlo, mettendo a rischio la propria vita». Attualmente gli stranieri presenti in provincia di Trento sono circa 46 mila, il dieci per cento della popolazione, tra questi i richiedenti asilo sono poco meno di 1700. Numeri accettabili per una terra di diffuso benessere come il Trentino. «Il Libano è grande come la nostra provincia e accoglie un milione e mezzo di rifugiati - aggiunge Rossi - Il fenomeno dell’immigrazione in un momento di crisi economica è più sentito, è una guerra fra poveri, ma possiamo fare di meglio». «Il mondo sta erigendo muri ovunque, negli Stati Uniti, ma anche in Ungheria e in Cechia e i Paesi Scandinavi, che rappresentano un faro per il sistema di welfare, chiudono le frontiere, l’Italia si ritrova nel mezzo non possiamo voltarci dall’altra parte - spiega Mario Cossali, presidente dell’Anpi del Trentino - la mostra serve a stimolare le istituzioni verso una politica dell’accoglienza anche in memoria della nostra eredità culturale e politica, e ci auguriamo che contribuisca a creare un clima diverso da quello che c’è adesso».(a.t.)













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