AN-FDI 

«Finti profughi, manifestazione pilotata»

ROVERETO. «Siamo offesi. Prima di tutto come uomini, come italiani presi in giro dalle istituzioni pubbliche in cui ancora crediamo fortemente; siamo offesi e lo siamo come cittadini onesti che...



ROVERETO. «Siamo offesi. Prima di tutto come uomini, come italiani presi in giro dalle istituzioni pubbliche in cui ancora crediamo fortemente; siamo offesi e lo siamo come cittadini onesti che pagano le tasse, ma che troppo spesso si vedono declassati a scapito di finti profughi che scappano da finte guerre, a cui sinistra e mondo del volontariato sociale abboccano per accaparrarsi voti e denari». È molto dura la posizione di An-Fdi: «La protesta dei finti profughi di Marco rasenta il ridicolo e chiunque transitasse dalla statale mercoledì non poteva che prenderne atto; agli altri si lascia la visione di video e foto della protesta “improvvisata”, che di improvvisato porta solo il nome. Cartelli con slogan scritti in calligrafia femminile in un italiano volutamente errato; transenne già posizionate all'ingresso del centro protezione civile alle 7 del mattino, ben prima che arrivassero le forze dell’ordine; gestualità da parte dei profughi, che ricordano le proteste dei centri sociali: il segno delle manette, slogan contro le telecamere». Una manifestazione - scrive An-Fdi - «troppo simile a una protesta pilotata, organizzata da giorni. Una manifestazione dove lo stupore degli addetti Cinformi, dei volontari e del loro presidente di fronte alla stampa, risulta essere un’offesa ancora maggiore». Per An-Fdi, quelle dei profughi sono «parole dure, prive di rispetto, inquietanti, che pronunciate all’indomani di gravi atti terroristici suonano come fuori luogo e intimidatorie». E dopo qualche accusa a padre Zanotelli e alla Curia la conclusione: «Siamo certi che i trentini siano meno stupidi di quanto pensino Cinformi e le associazioni paracomuniste legate al mondo dell’accoglienza. I trentini daranno il benservito a quei partiti che hanno permesso in 20 anni di governo di creare i presupposti per questo sistema che fa acqua da tutte le parti».













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