Effetto cantieri: martedì nero per la viabilità

Rovereto. È facile passare per Cassandre. Ma è anche facile fare previsioni, quando da 20 anni alle stesse premesse seguono le stesse conseguenze. E se quella del traffico è una scienza, come...



Rovereto. È facile passare per Cassandre. Ma è anche facile fare previsioni, quando da 20 anni alle stesse premesse seguono le stesse conseguenze. E se quella del traffico è una scienza, come spiegano fior di esperti, non dovrebbe ammettere particolari eccezioni.

Annunciata dai prodromi di lunedì (e dalle prime proteste) ieri mattina, giorno di mercato, la mattinata nera per il traffico cittadino è puntualmente arrivata. Code che si sono allungate verso sud fino oltre Lizzana, ma anche il tratto cittadino della statale è stato praticamente ingorgato per tutta la mattina. La causa è l’interazione di tre cantieri tre, tutti a gravare di fatto sulla “grande mobilità” cittadina, perché anche rallentare una via di penetrazione in città, col sistema a pettine che porta immediatamente la coda ad allungarsi fino alla statale, significa interferire con via Abetone. Che è come una brocca piena fino all’orlo: basta una goccia o una vibrazione perché trabocchi. Ieri mattina, ci si sono bagnati in parecchi.

Nel tratto basso della via, all’altezza di Lizzanella, Novareti Spa sta lavorando alla manutenzione delle condotte del teleriscaldamento. Occupa una parte significativa della carreggiata, e quindi non c’era alternativa alla istituzione del senso unico in direzione sud-nord (da Marco verso Rovereto). Il flusso opposto è stato deviato sulla bretellina ai Fiori. Sulla carta non dovrebbe succedere granché, visto che le due strade sono quasi parallele e la bretellina è nata proprio per alleggerire via Abetone, ma invece succede. I due innesti su rotatoria evidentemente non reggono i flussi, creano rallentamenti che diventano code. In entrambe le direzioni. Lo stesso vale per via Cavour e via Halbherr, altrettanto interrotte da due cantieri, che rendono non impossibile ma meno fluido l’accesso al centro. Con ripercussioni su via Craffonara e la stessa via Abetone, tratto “alto”. La somma fa una mattina di sofferenza, come forse inevitabile, ma sicuramente prevedibile.













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