Due settimane di fuoco per i viticoltori lagarini 

È iniziata la vendemmia in tutta la valle, col caldo la maturazione è veloce In questi giorni si raccoglie la base spumante, il clou arriverà tra dieci giorni



ROVERETO. Le settimane tra il 27 agosto ed il 10 settembre saranno roventi, per i viticoltori della Vallagarina, e non per causa delle temperature. La vendemmia è iniziata lo scorso venerdì in sordina, con i primi raccolti delle basi spumanti, e tra oggi e domani si comincia in maniera più diffusa. Il clima ancora molto caldo sta facendo maturare in fretta le uve dappertutto, pure in collina, e perciò sarà una vera e propria escalation: tra pochi giorni i trattori con carichi di uva bianca “invaderanno” pacificamente le strade. La vendemmia 2018 per la Vallagarina è quasi una rinvincita, perché i vigneti della valle, un anno fa, subirono una gelata tardiva che compromise i quantitativi dei raccolti, da Besenello fino a Pilcante. Quest’anno invece la produzione è nella media, assicurano le cantine. Invero, i viticoltori hanno dovuto fare il lavoro inverso: se un anno fa si doveva salvare i grappoli risparmiati dalla gelata, quest’anno invece hanno dovuto selezionare e togliere i grappoli di troppo. Per certe varietà, come ad esempio il merlot, l’uva in eccesso è addirittura più della metà di quella che le piante hanno prodotto.

La cantina di Ala inizia la raccolta domani, con le basi spumanti e i vigneti precoci. «Le premesse sono buone - spiega il tecnico della cantina Martino Adami - tutto dipende adesso dal clima che farà nelle prossime settimane. La situazione è ben diversa da un anno fa, quando le gelate colpirono molti vigneti». Aprono in questi giorni anche le cantine di Avio e Mori.

Oggi invece la Vivallis apre la raccolta del Muller Thurgau, ma già venerdì scorso ha aperto per le altre basi spumanti. A fine settimana, o nella prossima, si passa al “grosso”, e cioè il pinot grigio. Il direttore Mauro Baldessari sottolinea come la tempestività dei contadini sarà importante. «I bianchi hanno bisogno di acidità, e la maturazione è veloce, quest’anno la collina va di pari passo con la pianura. Sarà importante raccogliere il momento giusto». I cambiamenti climatici possono significare anche tempeste fuori stagione, e qui tutti fanno gli scongiuri. Si prevede che entro la prima metà di settembre si concluda la vendemmia delle uve bianche. «Entro il 10 di settembre avremo incantinato il 70% della vendemmia; se non avremo finito tutto con il 27 di quel mese, poco ci manca», prova a prevedere Baldessari. (m.s.)

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