dalla cerimonia alla festa  

Da Brecht a Brunello e il “ciao Pablito”

ROVERETO. E’ stato come avrebbe voluto Paolo Manfrini. Musica, tanta musica, e teatro per il suo addio con una “bicchierata” finale tra amici. Sembrava di vederlo lì, nella piazzetta del Silenzio in...



ROVERETO. E’ stato come avrebbe voluto Paolo Manfrini. Musica, tanta musica, e teatro per il suo addio con una “bicchierata” finale tra amici. Sembrava di vederlo lì, nella piazzetta del Silenzio in Santa Caterina, pronto a richiamare tutti con un “in alto i calici” per il brindisi finale. Un sorriso, una pacca sulle spalle e via con la promessa di rivedersi al più presto per un nuovo brindisi. «Con la sua voglia spiazzante ci faceva lavorare anche nelle ultime volte che ci siamo visti» ha ricordato dopo la cerimonia in chiesa Paolo Baldessari, cofondatore assieme a Manfrini, Lanfranco Cis e Dario Piconese di Oriente Occidente. «Con Paolo - ha proseguito - abbiamo condiviso un percorso fatto di speranze e di successi. Sono sereno perché con lui abbiamo lavorato fino a poche ore prima che ci lasciasse. Ha vissuto con grande dignità nella consapevolezza della malattia. Ciao Pablito, ciao Pablito» ha ripetuto Baldessari accompagnato da un applauso. Poco prima le note del violoncellista Mario Brunelli che dopo una suite di Bach ha ripreso l’Hallelujah scritta da Coehn e interpretata in chiesa da Anderle nel funerale-concerto dove è stata suonata anche l’Ave Maria di Astor Piazzolla. E ancora musica, con Gianfranco Grisi questa volta, ad accompagnare Sandro Barberi della Compagnia di Lizzana mentre recitava “Io Bertold Brecht”. Il carro funebre è ancora lì nella piazzetta davanti alla chiesa per l’ultimo abbraccio di Marisa e delle figlie Francesca e Ariele. Un abbraccio che poco prima un raggio di sole entrato in chiesa aveva illuminato i loro volti mentre gli attori di Lizzana deponevano sulla bara una rosa bianca. Una rosa rossa, invece, Francesca l’ha data a Lanfranco Cis grande amico di Paolo Manfrini: «Questa rosa doveva accompagnare Paolo, invece sarà la nostra guida per andare avanti nell’avventura che ci unisce da 28 anni ». (g.r.)













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