Così Sgarbi strizza l’occhio al Mart 

Elogia la mostra sulla Sarfatti e il direttore Maraniello poi lancia un messaggio da decifrare: «E’ bene che il museo avanzi...»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Affascinato dalla mostra al Mart dedicata a Margherita Sarfatti e alla donazione dell’artista Paolo Vallorz, Vittorio Sgarbi ha elogiato il direttore Gianfranco Maraniello ma non ha risparmiato una battuta che per qualche secondo ha lasciato tutti di stucco per poi ridersela con una frecciatina: «Il Mart è bene che avanzi». Silenzio e gelo totale per poi continuare (tra qualche risata) «Non tutti la possono capire...». Una battuta buttata lì così, tanto per dire qualcosa? Una provocazione fine a se stessa? O, è il caso di dire, è stata studiata ad arte? Macché, tutto previsto anche per l’imprevedibile critico d’arte arrivato al museo di corso Bettini nel pomeriggio in compagnia del presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Sgarbi forse ha voluto lanciare un messaggio, o magari più di uno. Il critico d’arte, che in passato come ieri ha avuto parole di elogio per il museo di arte moderna e contemporanea tanto da definirlo «il museo del mondo», ha strizzato l’occhio al Mart. E il fatto che sia arrivato accompagnato dal presidente Fugatti (dopo essere stati a pranzo assieme in un agritur di Belluno Veronese) è stato interpretato come un segnale. Sgarbi potrebbe ambire al vertice del museo nel momento in cui (questione di uno o due mesi) la giunta provinciale dovrà nominare il nuovo cda? Il presidente fuga ogni dubbio o sospetto: «Con Vittorio siamo amici da tempo, da quando eravamo assieme in Parlamento. Siccome veniva per una serata a Brentonico (ieri ndr) ci siamo sentiti per fare un salto al Mart assieme. La sua presenza qui - ha puntualizzato Fugatti - è importante per il Mart, un riconoscimento per il mondo dell’arte che arriva da un critico conosciuto a livello internazionale. Sono convinto che lui, spesso invitato in trasmissioni radiofoniche e televisive, porterà il Mart alla ribalta nazionale. E questo non può farci che piacere». Ma di una sua ipotesi al vertice del Mart? «Il cda è scaduto e in febbraio o marzo o aprile verrà rinnovato. Quanto alle ipotesi ognuno può pensare tante belle cose»

Le pensa e le dice, invece, Vittorio Sgarbi. Magari sorprendendo un po’ tutti coloro che l’accompagnavano, dal direttore Maraniello alla curatrice della mostra Daniela Ferrari. I complimenti alla mostra e al direttore («l’ho fortemente candidato a Bologna») sul cui cognome ha scherzato («è da meridionale, adesso arriverà qualcuno che si chiama Demez...») prima di lanciarsi nella battuta «il Mart è bene che avanzi». Che ha voluto dire? Avanzi non corrisponde forse al cognome di Beatrice, veronese, esperta di storia dell’arte italiana dell’Otto e Novecento, “piena di talento e di tenacia” come viene definita nel mondo dell’arte? Beatrice Avanzi, ora con un incarico a Parigi, per 10 anni (dal 2002 al 2012) ha curato le mostre del Mart, facendosi le ossa al fianco di Gabriella Belli. E ha continuato a farlo anche sotto la direzione di Maraniello per “I pittori della luce” e “Un’eterna bellezza”. Avanzi gode della stima e dell’apprezzamento di Vittorio Sgarbi (che più volte si è speso per la sua professionalità) e con lui ha collaborato in alcune mostre. E la citazione durante la visita al Mart non è passata inascoltata ai più attenti e acuti osservatori...

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