Così il liceo “Steam” del Veronesi  stravolge il modello di scuola  

Domani la presentazione al polo della Meccatronica. Quattro anni per la maturità, metà lezioni in inglese, curriculum internazionale: «Si lavora più sulle competenze che sui programmi tradizionali»



ROVERETO. Una nuova scuola superiore a Rovereto, e del tutto nuova. Si trova alla Meccatronica, e il suo obiettivo è "rivoluzionare" il modo di fare scuola. Quattro anni per la maturità, metà lezioni in inglese, curriculum internazionale: sono i dati salienti del liceo "Steam", che verrà inaugurato domani alle 16. "Figlio" dell’istituto Veronesi, il nuovo liceo si chiama Steam, acronimo per Science, Technologies, Engineering, Arts, Mathematics e sarà guidato dal tandem Elena Trainotti e Alberto Garniga sotto la direzione generale di Laura Scalfi. «Una scuola diversa - si legge nella presentazione che fa il Cfp Veronesi, promotore del nuovo liceo - una scuola che lavora più sulle competenze che sui programmi tradizionali, una scuola che rinuncia all’impianto storicista e che aiuta all’ elaborazione del pensiero, allo sviluppo del senso critico, alla capacità di problem solving applicata ai diversi ambiti del sapere e della vita quindi non in funzione esclusiva del mondo del lavoro ma con uno sguardo a lungo termine sui nostri studenti, sui nostri ragazzi. La scienza al centro, trasferita grazie alla tecnologia, applicata dall’Ingegneria e basata sulla matematica, in funzione della soluzione creativa di problemi per migliorare la vita dell’uomo. Non si tratta di un elenco di discipline, ma di un focus didattico, relativo tanto ai contenuti quanto ai metodi. Il curricolo di Steam infatti è stato originariamente progettato negli Stati Uniti per meglio integrare soggetti dell'area tecnico-scientifica in varie discipline, insegnando contemporaneamente a pensare criticamente, esercitando un problem-solving non come astratto calcolo matematico bensì come approccio creativo ai problemi del mondo reale. Il metodo matematico e scientifico e il suo rigore vengono pertanto contaminati e potenziati da mentalità e strumenti tipici delle arti e del design, oltre che mediati dalla riflessione etica». L’evento di inaugurazione prevede una scaletta molto fitta e ricca di momenti di confronto per concludersi con l’inaugurazione degli spazi che accoglieranno il liceo all’interno del corpo C del Polo della Meccatronica. In apertura interverrà il presidente della Provincia Ugo Rossi con un “a tu per tu” su "La scuola trentina tra crescita e innovazione". Seguiranno gli interventi di Garbiella Greison, fisica scrittrice e monologhista a Teatro, che, in omaggio alle studentesse del corso interpreterà un monologo dal titolo: “Due donne ai Raggi X”. Si chiuderà con una tavola rotonda, moderata da Riccardo Oldani, giornalista scientifico a cui parteciperanno il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, Livia Ferrario, dirigente del dipartimento della conoscenza provinciale, Enrico Zobele, presidente di Confindustria Trento, Valter Caiumi, vicepresidente di Confindustria Emilia, Andrea Simoni, segretario Fondazione Bruno Kessler e Giovanni Biondi, presidente di Indire.

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