Corso per sportivi vegani finanziato dalla Bellutti 

L’ex olimpionica ha donato 3.500 euro al Cerism per far partire l’iniziativa Da marzo 25 ore di lezioni per introdurre gli atleti all’alimentazione vegetale


di Michele Stinghen


ROVERETO . Sarà il primo corso di alimentazione vegetale, si terrà alla Manifattura, dove ha sede il triennio in scienze dello sport nato quest'anno a Rovereto; il merito di questa novità è di Antonella Bellutti, da tempo sostenitrice dell'alimentazione vegana. La campionessa (olimpica nel ciclismo a Sydney e Atlanta, poi alle olimpiadi di Lillehammer nel bob) ha devoluto parte del premio ricevuto ad aprile dal Rotary, al Cerism, il centro di ricerca roveretano che Bellutti conosce da anni e dal quale è partito il corso universitario, diviso a metà tra gli atenei di Verona e Trento. Dei 15 mila euro ricevuti dai Rotary regionali, 3500 sono andati al Cerism, per un corso che fonde due cose alle quali Bellutti tiene molto: lo sport e l'alimentazione a base vegetale. Il corso di "scienze dell'alimentazione vegetale e performance" partirà in marzo, nel secondo semestre, e sarà tenuto da esperti del settore. Non sarà un corso "per diventare vegani", tutt'altro. Su basi scientifiche, spiegherà come l'alimentazione basata su vegetali possa servire agli sportivi, e come questi possano organizzare la propria preparazione mangiando alimenti che non siano carni o derivati animali. «Sarà un corso di 25 ore, e sarà aperto non solo agli studenti, ma anche al pubblico ed interessati - spiega Federico Schena, direttore del Cerism - darà le conoscenze necessarie su come usare l'alimentazione vegetale in ambito sportivo, anche affinché si possano fare scelte consapevoli. Questa laurea forma allenatori, insegnanti, operatori del settore turistico, e anche far capire come trovare i nutrienti nel mondo vegetale sono informazioni importanti». Il corso sarà una materia opzionale nel percorso di laurea magistrale; per intanto si terrà solo il prossimo semestre, ma al Cerism non si esclude venga replicato anche nei prossimi anni, Per Antonella Bellutti il corso è un'occasione per divulgare queste conoscenze, e anche per far conoscere l'alimentazione basata solo su vegetali, al di là dei pregiudizi. «In tutta la mia vita da atleta sono stata alle prese con il difficile equilibrio tra peso e potenza - spiega Bellutti - e col tempo ho capito che non era solo un problema mio. La scelta di diventare vegana per me è stata positiva. Grazie al Rotary e al Cerism abbiamo ora questa occasione per divulgare, con criteri scientifici, questo tema». Antonella Bellutti, anche se non fa più agonismo, è sempre una grande sportiva (ora si dedica allo scialpinismo), e non è la sola atleta vegana. Carl Lewis, le sorelle William, Martina Navratilova, per dirne alcuni, hanno fatto a meno della carne o dei derivati. «Lo sport è cassa di risonanza - conclude Bellutti - e spero possa esserlo anche nel campo dell'alimentazione».

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