ROVERETO. Il rischio più grave e temuto dai soci, quello di vedere deteriorarsi i 7 milioni di litri di vino sequestrati nella cantina Mori Colli Zugna, è stato scongiurato: gli inquirenti hanno autorizzato tutte quelle lavorazioni di cantina indispensabili per assecondare la maturazione del vino garantendone la conservazione.

Nulla potrà essere venduto, ovviamente, almeno fino ai primi dissequestri, ma almeno intanto non si rischia di compromettere la qualità del prodotto per il momento in cui, come è ovvio che sia, sarà dissequestrato.

Intanto è stato dissequestrato il vino prodotto a Mori conto terzi - ditta Mori -. Proseguono invece le altre indagini.  Il discorso più delicato è quello che riguarda Catania, dove partendo dagli isotopi dell’ossigeno contenuti nell’acqua, si cerca di individuare la provenienza geografica delle uve che hanno portato al vino immagazzinato come locale.