«Ballo e moto, Maurizio era il leader»
Il ricordo di un amico: «Sapeva trasmettere un entusiasmo contagioso. Diventare papà lo aveva reso ancora più felice»
ROVERETO. «Con la morte di Maurizio è sparito un leader nel ballo e nelle moto, le due sue grandi passioni. Era un trascinatore, un ragazzo pieno di entusiasmo che sapeva coinvolgere tutti in ogni iniziativa che lui proponeva. Certo che sabato quel sorpasso che gli è costato la vita non ci voleva proprio...» Entusiasmo ma anche dolore per la scomparsa di un amico nelle parole di Alessandro Iannone di Lavis che ricorda Maurizio Zanni, il trantanovenne di Mori morto sabato in moto finito sotto un autobus, come «una grandissima persona, un signore per dirla alla Totò che incarnava l’aspetto migliore della sua meridionalità in senso positivo». Un aspetto di Zanni, originario di Teano in provincia di Caserta, che si manifestava in tutto ciò che faceva, nel ballo (quello latino in primo luogo) ma soprattutto nelle moto tanto da creare il gruppo “Moto in piega” del quale fa parte anche Iannone. «Maurizio era il capogruppo, il nostro leader, una figura di riferimento. Non nego che era abbastanza “spinto” nell’andare in moto, ma sapeva controllare la sua Yamah zf 1000, sapeva gestirla... Cosa può essere successo sabato? Puoi sbagliare una curva e uscire in contromano ma non lì dove è avvenuto l’incidente. Lui era un pilota esperto e non può aver perso il controllo della moto. Forse - è l’ipotesi di Iannone - mentre superava la coda qualcuno con la macchina ha frenato improvvisamente o si è spostato verso il centro della carreggiata e lui si è spostato a sinistra per evitare l’impatto, ma purtroppo dall’altra parte è arrivato il pullman che l’ha investito... E’ stato un azzardo superare le macchine dove c’è la riga continua? Anche sì dico io, ma certi commenti che ho letto su Facebook fanno veramente male, a Maurizio in primo luogo ma anche a tutti noi amici che l’abbiamo conosciuto». Iannone ricorda l’ultima estate trascorsa con gli amici e Maurizio Zanni in moto tra un’escursione al lago o in montagna. Con lui c’era sempre la moglie Serena Alberti e l’inseparabile cagnolina Elly per la quale aveva acquistato un particolare zaino. «Da quando avevano saputo che Serena era incinta, Maurizio voleva cambiare moto perché fosse più comoda anche per lei. Serena diventerà mamma fra tre settimane e sabato Maurizio, quando ha avuto l’incidente, stava andando a Rovereto dal parrucchiere perché più tardi avrebbero avuto l’appuntamento con il fotografo per una foto assieme a Serena con il pancione. Purtroppo Maurizio non potrà vedere la sua Nicole che nascerà fra tre settimane. Ma ci sarà Serena a farla crescere anche con l’amore che le avrebbe dato suo padre...» conclude Iannone. Per oggi è attesoil nuolla osta del magistrato per i funerali che si svogeranno a Mori forse mercoledì.
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