Auto impazzita travolge una coppia 

Gravissimo al Santa Chiara un uomo di 67 anni, la moglie al Santa Maria. Centrati sul marciapiede da una Clio in testacoda


di Giuliano Lott


ROVERETO. È successo un’altra volta, più o meno nello stesso punto di via Unione in cui sono uscite di strada altre sei o sette auto negli ultimi due anni. Stavolta però sul marciapiede c’era una coppia a passeggio. È stata falciata dall’auto che in pieno giorno è finita in testa coda fino a sbattere sul muro dell’azienda agricola Bossi Fedrigotti, disintegrando un quadro di derivazione della linea elettrica. Tutto è accaduto attorno alle 14.40. La Renault Clio nera “Le Iene” guidata da un ragazzo roveretano di 21 anni arrivava dalla piazza di San Giorgio. A guardarlo, quel tratto di strada pieno di rappezzi e tombini, si fatica a capire come la piccola Renault - comunque spinta da un propulsore turbo diesel che eroga 85 cavalli, una bella potenza per una vettura così leggera - abbia potuto raggiungere una velocità così elevata da far perdere il controllo al ragazzo, che alla prima curva verso sinistra è andato a sbattere contro il cordolo del marciapiede alla propria destra, rimbalzando verso il lato opposto della carreggiata. Il disperato tentativo di raddrizzare la Clio non è bastato, l’auto è stata sbalzata sul marciapiede alla propria sinistra, andando a sbattere più volte contro il cordolo e poi fino sul marciapiede davanti all’azienda Agricola Bossi Fedrigotti, centrando il quadro elettrico, - distrutto dall’urto - e di qui tornando sulla carreggiata, in pieno testacoda, ha colpito con la fiancata Gianni Claudio Broz di 67 anni e la moglie Lucia Baldessarini di 56 che lo stava accompagnando in una passeggiata. È stato l’uomo ad avere la peggio: i soccorritori, allertati dai residenti di via Unione e arrivati in pochi minuti, lo hanno trovato privo di conoscenza, con un brutto trauma cranico. La donna invece era cosciente, preoccupatissima per lo stato del marito, che respirava a fatica e non dava segni di ripresa. Gli operatori di Trentino emergenza lo hanno stabilizzato nelle funzioni vitali, mentre l’elicottero del 118, in arrivo dall’eliporto di Mattarello, è atterrato nel giardino delle elementari Fabio Filzi.

Il trambusto è stato tale che molti residenti sono scesi in strada per capire cosa stesse succedendo. Sul posto sono arrivati anche un’autobotte dei vigili del fuoco e due mezzi della polizia municipale. Gli agenti hanno fatto chiudere la strada dall’incrocio con via Pasubio fino a un centinaio di metri dal luogo dell’incidente. La folle corsa della Clio, dal primo impatto con il marciapiede al punto in cui si è fermata con il muso semidistrutto, è durata pochi istanti, coprendo una distanza di una settantina di metri. Sull’asfalto gli evidenti segni delle gomme, lasciati dalla Clio intraversata.

Intanto gli uomini dei soccorsi hanno caricato Broz, il più grave dei tre, sull’ambulanza per imbarcarlo, intubato e incosciente, sull’elicottero, “parcheggiato” a un centinaio di metri. Le eliche si sono messe in moto e l’uomo è stato trasportato al Santa Chiara di Trento, dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, in prognosi riservata. La signora Baldessarini è stata invece portata in ambulanza al Santa Maria del Carmine di Rovereto, contusa in osservazione. In ospedale anche il ragazzo alla guida della Clio, che ha rimediato alcune contusioni al volto. Per sua fortuna sono entrati in azione gli airbag, che hanno limitato i danni a qualche botta. Ma Gianni Claudio Broz è in gravissime condizioni. I sanitari trentini lo tengono sotto stretto monitoraggio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»