INNOVAZIONE

Arriva Weather Generator, il generatore di stagioni che aiuta l'agricoltura

Sviluppato dai ricercatori dell'Università di Trento, aiuta a prevedere la reazione delle piante al clima che cambia



ROVERETO. Primavere precoci, estati torride, gelate autunnali, inverni siccitosi: tutte le incognite che ci riserverà il meteo nei prossimi decenni possono essere simulate al computer grazie ad un "generatore di stagioni", ovvero un algoritmo matematico che usa le proiezioni climatiche su scala globale per elaborare previsioni a livello locale, aiutando a prevedere come le colture reagiranno ai cambiamenti climatici.

Sviluppato dai ricercatori dell'Università di Trento, è già stato usato per tracciare gli scenari che si prospettano per le viti del Nord Est, ma può essere applicato alle colture più disparate di qualsiasi regione. Lo spiega Ilaria Pertot (nella foto), direttrice del Centro Agricoltura, Alimenti e Ambiente (C3A) dell'ateneo, in occasione di Festivalmeteorologia 2017 di Roverto.

«Il simulatore di stagioni si chiama "Weather Generator" - racconta Pertot - e ci ha permesso di fare proiezioni al 2030 e al 2070: abbiamo affinato i dati fino ad ottenere un'elevata risoluzione spaziale, necessaria per fare previsioni attendibili in un territorio montuoso come il nostro. Abbiamo così osservato come i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi condizioneranno la produttività delle viti, influendo anche su malattie e insetti patogeni. Sono emerse anche delle sorprese, come quando abbiamo scoperto che il danno causato dall'aumentata proliferazione della tignoletta dell'uva, legata al caldo, sarà in qualche modo controbilanciato dalla vendemmia sempre più precoce». Questo dimostra come le previsioni per l'agricoltura del futuro «dovranno basarsi su modelli sempre più complessi, in grado di sovrapporre al comportamento della pianta anche quello dei parassiti e degli agricoltori».













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