Verbiti, addio a padre Selvaggi 

Ieri nella chiesa parrocchiale di Varone il funerale del missionario: aveva 87 anni



RIVA. Sono stati celebrati ieri pomeriggio a Varone i funerali di padre Gino Luigi Selvaggi, missionario verbita nato in Friuli il 15 novembre del 1930.

Nel 1958 fu ordinato sacerdote nella Congregazione dei Missionari Verbiti. Terminati questi anni di studio ricevette il mandato di svolgere il suo servizio missionario in Africa, precisamente nello Zaire o Congo belga. Spesso - lo ricorda padre Franco Maronese - padre Gino negli ultimi anni ricordava i suoi impegni e le sue fatiche in terra africana. Ha svolto molti lavori che lui riassumeva in questo modo: «All’inizio fui missionario itinerante, poi insegnante, quindi parroco, e amministratore. Ma l’impegno maggiore è stata sempre l’attività pastorale in mezzo agli africani, che mi ha sempre arricchito e reso felice». C’è anche da ricordare il continuo contatto con i gruppi, i paesani, gli amici che hanno sostenuto il suo lavoro missionario in molti modi.

Nell’agosto del 2003 a causa dei molti acciacchi rientrò in Italia e fu destinato alla comunità verbita di Bolzano, dove rimase attivo nella pastorale e aiutando nei lavori in comunità. Con l’andare degli anni le difficoltà di salute crebbero e si trasferì a Varone, dove poteva usufruire dell’aiuto delle suore e trovare una comunità, con confratelli della stessa età, che offriva una assistenza specifica per gli ammalati. Questi ultimi anni sono trascorsi illuminati da tanta fede e cercando con tenacia di superare il peso delle malattie dovute all’età. Dopo diversi ricoveri all’ospedale lo stato di salute è peggiorato ulteriormente, fino al decesso avvenuto sabato.













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