Variante fascia lago, parte il conto alla rovescia 

Se a dicembre del prossimo anno non sarà concluso l’iter in consiglio, la palla passerà alla prossima consiliatura. Ieri il consulente Sevignani in Commissione



RIVA. Con la seduta di ieri (secretata) della Commissione urbanistica si è aperto di fatto il conto alla rovescia per la nuova pianificazione della fascia lago rivana e per i piani attuativi scaduti. Partita che comprende anche l’area ex Cattoi, per la quale è scaduto nel marzo dello scorso anno il piano attuativo. Un countdown molto lungo (si parla di dodici mesi) ma comunque obbligato, visto che a partire da dicembre del prossimo anno inizierà il semestre che precederà le elezioni comunali previste a maggio 2020: in quel lasso di tempo la legge vieta esplicitamente deliberazioni in materia urbanistica. Nei prossimi dodici mesi sarà quindi necessario chiudere questa partita urbanistica, in caso contrario la palla passerà al prossimo governo cittadino.

La Commissione urbanistica, presieduta da Gabriele Bertoldi e composta da Isabella Iandarino, Silvano Zanoni, Flavio Prada, Stefano Santorum e Pier Giorgio Zambotti, ieri ha ospitato uno dei due consulenti tecnici nominati dall’amministrazione comunale, ovvero Giuseppe Sevignani, già direttore dell’ufficio pianificazione urbanistica della Provincia (nonché commissario ad acta per l’ultima variante al prg di Mori). Sevignani ha illustrato alla Commissione i paletti normativi all’interno dei quali i consiglieri si possono muovere nell’elaborazione della variante.

Da qui a fine anno – ha spiegato Gabriele Bertoldi – verranno calendarizzate altre due sedute della Commissione urbanistica dedicate ancora alla pianificazione della fascia lago: «L’obiettivo è di portare in consiglio la prima adozione a gennaio», ha spiegato il consigliere comunale del Pd. Dopo la prima adozione il documento dovrà essere inviato in Provincia per le opportune valutazioni (gli uffici preposti hanno 45 giorni per pronunciarsi) ed entro i quattro mesi successivi dovrà tornare in aula per l’adozione definitiva. Nella migliore delle ipotesi, quindi, si arriverebbe ad una conclusione in estate, ma la complessità del tema e il caso ex Cattoi potrebbero far richiedere tempi più lunghi. Insomma, i dodici mesi ancora a disposizione non sono poi un periodo così lungo come si potrebbe pensare.

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