«Troppi ostacoli negli edifici pubblici» 

Marcia delle carrozzine contro le barriere architettoniche: bocciatura per Agenzia delle entrate, Inps e Giudice di pace 


di Leonardo Omezzolli


RIVA DEL GARDA. «È un lavoraccio farvi salire sulla rampa mobile, devo cercare le chiavi e mi devo ricordare come funziona». Sono stati accolti con queste parole, fuori dagli uffici del Giudice di Pace di Riva del Garda, i membri della Marcia delle Carrozzine Onlus che chiedevano di provare la rampa mobile di accesso. Era l’ultima tappa del tour che l’associazione ha organizzato nella mattinata di ieri per evidenziare le criticità di accesso ad alcuni palazzi e uffici pubblici o di interesse pubblico. Tappe che hanno evidenziato come anche a Riva ci sia ancora molto da fare sul fronte delle barriere architettoniche.

Il tour ha preso il via da piazza della Costituzione. Partenza a bordo delle proprie carrozzine e accompagnati anche da alcuni consiglieri di minoranza dei vari Comuni e della Comunità di Valle. Prima tappa l’Inps in viale Pernici. La rampa mobile posta sulla parte esterna dell’edificio, vicino alla rampa principale delle scale, è risultata non funzionante, con grande sorpresa dei dipendenti che hanno dichiarato di avere le carte che dimostrano l’effettuazione dei regolari controlli una volta al mese e come questi certifichino il corretto funzionamento. Augusto Tamburini, tra i principali esponenti della Marcia delle Carrozzine, ha però fatto notare che la situazione non è nuova, ma persistente da molto più tempo. Esiste però anche un secondo accesso alla struttura con una rampa e un ascensore sul retro, ma questo non è opportunamente segnalato e necessita ugualmente del supporto dei dipendenti.

Altro disagio all’Agenzia delle entrate in viale Liberazione dove il solo modo per raggiungere gli uffici ai piani superiori è mediante l’utilizzo di un montacarichi il cui accesso non è agevole, se accompagnati, e impossibile da soli. «Inoltre - ha raccontato Tamburini - solo dieci giorni fa siamo rimasti bloccati dentro, da soli non si può salire e il pulsante per attivarlo non è facilmente raggiungibile dalla carrozzina».

La richiesta della Marcia delle Carrozzine è quella di rendere più accessibile la città di Riva, come tutte le città d’Italia, al fine di abbattere le barriere che ostacolano l’eguaglianza tra i cittadini. «Le leggi ci sono ma spesso e volentieri rimangono inapplicate», la critica dell’associazione. Sembra il caso dell’ufficio del Giudice di Pace in via Bastione. La rampa non ha gli spazi necessari per il suo corretto utilizzo e, cosa assai più grave, «vi è stata la contestazione da parte di un funzionario - ribadisce Tamburini - che ci ha detto di non voler attivare la rampa non ricordandosi dove sono le chiavi e ammettendo di non sapere come farla funzionare».

Il tour rivano si è concluso a palazzo Pretorio dove il corteo ha incontrato l’assessore Alessio Zanoni per metterlo al corrente dell’iniziativa e renderlo edotto anche di un problema di accesso al bagno per disabili al piano terra del Comune. «Abbiamo avviato una politica di adeguamento agli standard - ha spiegato Zanoni - per rendere tutto il più accessibile possibile e senza barriere. Provvederemo a inoltrare segnalazione al Giudice di Pace e all’Inps, che non sono di nostra competenza, per sollecitarli a sistemare questi disagi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Scuola & Ricerca

In primo piano