Riva e Venezia si sono gemellati nel segno del Sup

Riva. La terza, è la volta buona, per il gemellaggio tra il Sup Club Riva e l’Associazione Surf Club Venezia, siglato ieri mattina con un incontro e un’uscita nelle acque del Garda: «Questo speciale...


Katia Dell’eva


Riva. La terza, è la volta buona, per il gemellaggio tra il Sup Club Riva e l’Associazione Surf Club Venezia, siglato ieri mattina con un incontro e un’uscita nelle acque del Garda: «Questo speciale momento avrebbe dovuto avere luogo già l’anno scorso – racconta infatti Paolo Bassetti, presidente della parte locale – ma il nostro spostamento in Laguna era stato bloccato dall’inondazione della città. Poi, avevamo pianificato un secondo incontro tra i nostri club, qui a Riva, che è purtroppo stato rinviato a causa del lockdown. Ma non importa, ora siamo qui, ce l’abbiamo fatta», dichiara ancora, soddisfatto. E ancora più di quanto sarebbero stati i momenti precedenti, allora, un gemellaggio post-emergenza sanitaria, è un’emozione: «Per noi – continua Bassetti – è un segno di rinascita. In realtà, come club, abbiamo ripreso le attività, su protocollo speciale, con distanziamento ed evitando assembramenti, dal 3 di maggio, ma si tratta comunque di due mesi di fermo e di inattività, rispetto al normale».

Quello che resta, e che si percepisce vivo, è allora il desiderio di fare sport insieme, oltre le difficoltà: «La gente, in questa particolare situazione più che mai, ha voglia di stare nella natura, di fare attività all’aria aperta, non dobbiamo dimenticarcelo – sottolinea Marioantonio Toto Dolfato, presidente del club veneto –. Ecco perché sentivamo forte il bisogno di questo gemellaggio e di un reciproco sostegno. Del resto il nostro è uno sport sicuro, in termini di Covid-19: siamo sempre a una pagaia di distanza», scherza.

E a ufficializzare il momento, prima di prendere il largo nelle acque del Garda e prima di una lunga giornata di escursioni sul territorio e di assaggi di prodotti tradizionali, la presenza dell’assessore Mario Caproni, che dichiara: «Non c’è cosa più bella, anche per un’amministrazione, di vedere degli amici riunirsi, divertirsi insieme e fare sport, in un incontro tra città che va oltre il difficile periodo».

Un gemellaggio che somiglia più a una rimpatriata e che proseguirà con la presenza dei rivani a Venezia, nei prossimi mesi, ma anche con l’ampliamento di questa speciale rete sociale ad altri club. Ma l’occasione di festa di ieri mattina è stata anche la giusta platea per presentare uno speciale prototipo di tavola, utilizzabile per il surf e per il sup, ideata dall’arcense Luca Bonezzi. «Solitamente una tavola è composta da una “lastra” di polistirolo, poi laminata – chiarisce il presidente del Sup Club Riva – quella di Luca, invece, è completamente innovativa».

Nata dalle mani di un costruttore di barche a vela, si fonda infatti sugli stessi principi: «E’ una tavola lunga, adatta alle acque calme e quindi pensata proprio per il nostro territorio, altogardesano ma trentino in generale. Uno spazio lacustre, non più oceanico – chiarisce il costruttore -. E’ ideata come un “sandwich” in vetroresina o in legno, il che significa, concretamente, che nel mezzo è vuota. Ho creato allora anche un piccolo sportello così da poterla usare come un cassetto per le provviste o per qualsiasi piccola cosa sia necessaria. Altra caratteristica – aggiunge Bonezzi – è che ho cercato di eliminare le corde, generalmente a vista, attaccate alla tavola, con un sistema ripreso dalla vela, a scomparsa. La corda insomma è nascosta e può essere estratta fino a due metri, in caso di bisogno».

Domani, infine, piccola cerimonia per la presentazione del nuovo container del Sup Clu Alto Garda ma sopratutto per illustrare i progetti in corso e futuri.













Scuola & Ricerca

In primo piano