confronto sul piano stralcio 

«Mobilità, serve più tempo» 

Viglietti e Maino chiedono lo spostamento delle date



ALTO GARDA. I consiglieri di opposizione in Comunità di Valle Ezio Viglietti e Angioletta Maino tornano a criticare le prospettive del processo partecipativo sui piani stralcio (al piano territoriale dell’Alto Garda e Ledro) della mobilità sostenibile e delle aree produttive. Tramite una lettera aperta al presidente dell’ex C9 Mauro Malfer e attraverso una domanda di attualità, poi, formulano anche delle controproposte. Viglietti e Maino chiedono in primis lo spostamento delle date e l’ampliamento dei tempi dei tavoli di discussione dei processi partecipativi, oltre che il loro trasferimento in locali più idonei. «Il metodo utilizzato per lo svolgimento dei processi partecipativi – dicono i consiglieri – è inqualificabile e inaccettabile perché non consente di garantire una presenza significativa della cittadinanza nei processi decisionali. Tale carenza e inadeguatezza risulta evidente sia per la scelta delle date e sia per il fattore temporale (appena un’ora di discussione ai tavoli) e spaziale (nella sede della Casa sociale di Vigne vengono ammassati tre tavoli di discussione)». Inoltre per Viglietti e Maino «le date proposte del 30 luglio e 2 agosto per lo svolgimento delle sedute dei processi risultano inaccettabili in quanto gran parte della cittadinanza è in ferie». Per questo i consiglieri domandano di spostare il tutto a settembre, di calendarizzare un numero congruo di sedute e di trovare una sede più adatta. Tra i temi da affrontare propongono trasporto pubblico urbano ed extra urbano, servizio a chiamata in val di Ledro e in altre aree dell’Alto Garda, mobilità per le persone disabili e collegamento ferroviario (tram-treno). Infine l’invito è a designare e incaricare «esperti facilitatori ai tavoli per promuovere la discussione in modo trasparente, imparziale e con riferimento al principio di terzietà».













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