GARDA

Mauro Fava e una pesca da record

Mauro Fava, in arte “Pever”, ha pescato un carpione di 4.730 grammi catturato nell’alto Garda



RIVA. L’anno scorso a inizio agosto Mauro Fava, “Pever” per tutti quelli che frequentano l’alto Garda col demone della pesca in corpo, aveva strabiliato non solo i pescatori ma anche il mondo scientifico, catturando tra Torbole e Tempesta un carpione di quasi quattro chili.

I suoi 3,970 chili per 67 centimetri erano il record assoluto: mai era stata documentata con certezza una cattura simile. Nessuno, Mauro Fava incluso, pensava che ne avrebbe nemmeno mai rivisto uno così. Ma si sbagliavano tutti. La sagoma della foto, quella pancia pronunciata, la quasi assenza delle macchioline nere tipiche della trota e, soprattutto, gli inconfondibili riflessi dorati sono lì a dimostrarlo: un carpione ancora più grosso di quello dell’anno scorso nel lago c’era.

Quattro chili e 730 grammi, 69 centimetri di lunghezza. Inconfondibile il pescatore dietro il pesce: sempre lui, Mauro Fava, detto Pever. Col porticciolo di Torbole - casa sua - a fare da sfondo. La cattura è di martedì. Il pesce ha abboccato alla “lattina” di una tirlindana, a una cinquantina di metri di profondità. La zona è sempre l’alto lago, tra Torbole e Tempesta.













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