Le case di riposo di Riva e Dro cancellano le visite dei parenti 

L’emergenza Covid-19. I casi di contagio nell’Alto Garda e Ledro aumentano ogni giorno. Per questo i direttori sanitari hanno deciso di alzare il livello di guardia. Le strutture di Arco e Ledro invece permettono ancora gli incontri



Alto garda. i contagi da covid-19 aumentano ogni giorno, anche nell’alto garda e ledro. ad un ritmo importante, almeno una decina di casi nuovi al giorno. segno che l’emergenza sanitaria non è ancora passata. per questo motivo, i quattro direttore sanitari delle case che ospitano i nostri anziani e le persone più fragili ieri hanno deciso di alzare il livello di sicurezza. in autotutela. chiudendo le porte alle visite dei parenti. «a malincuore», ammette il presidente dell’apsp “città di riva”, lucio matteotti. per 15 giorni, a partire da oggi, le case di riposo di riva e di dro alzano il livello di guardia, al massimo delle loro possibilità. cancellate le visite dei parenti. ma garantite al massimo le comunicazioni con l’esterno, tramite videochiamate, o informazioni dirette dagli operatori sanitari.

Le case di riposo di arco e di ledro invece hanno deciso di permettere ancora le visite ai parenti. in quanto il sistema adottato subito dopo il primo lockdown, per evitare i contagi fra ospite e parente, è ritenuto sufficientemente sicuro. ma non è detto che nelle prossime ore possano adottare lo stesso provvedimento cautelativo.

«noi abbiamo deciso di chiudere alle visite sulla base di due elementi - spiega il presidente lucio matteotti - la preoccupazione per l’impennata di casi all’esterno, che è un elemento aggiuntivo, e perché fra 15 giorni al massimo sarà pronto il nuovissimo “giardino pensile”, dove lì il livello di sicurezza è decisamente maggiore. nel frattempo, per precauzione, a malincuore, abbiamo deciso di adottare la misura più stringente della chiusura alle visite dei parenti». temporanea, per 15 giorni, come ha già adottato la rsa sacra famiglia di arco. «a malincuore, ma il rischio è troppo elevato, siamo stati scottati dalle vicende della scorsa primavera - conclude matteotti - infine, il direttore mi ha assicurato che faranno il possibile per garantire le comunicazioni con l’esterno». N.F.













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