«Il tunnel a doppia canna è fattibile allo stesso costo» 

Ottobre fa sua la proposta di variante che l’impresa ha presentato alla Provincia: «La galleria di servizio può essere allargata, l’altra ristretta. In aula sarà battaglia»


di Gianluca Marcolini


ALTO GARDA. «Può essere fatta senza aumentare i costi e senza ritardare il cantiere. Ma bisogna deciderlo in fretta, nel giro di un mese, dopo sarà troppo tardi. In ballo non c’è soltanto il futuro di quest’opera ma anche quello dell’Alto Garda». È un colpo di scena a firma di Mauro Ottobre, quello che irrompe nella campagna elettorale per le elezioni provinciali in programma fra meno di dieci giorni. Il candidato presidente di Autonomia Dinamica, ieri mattina, ha illustrato alla stampa la proposta di variante al progetto della Loppio-Busa che le imprese (il Consorzio Stabile S.A.C Costruzioni di Benevento e la Martinelli & Benoni di Ronzo Chienis) hanno presentato alla Provincia settimane fa, oggi in attesa di risposta.

«La Loppio-Busa può essere realizzata a canna doppia senza tanti problemi e senza ulteriori costi rispetto a quanto già previsto», è l’annuncio dato da Ottobre e da alcuni candidati locali della sua lista, la geometra Sara Bombardelli e il giornalista Claudio Chiarani. Ad ascoltare le sue parole anche Romano Calzà della Coldiretti mentre un impegno familiare ha impedito alla presidente degli artigiani Daniela Bertamini di essere presente. L’ex parlamentare, ora candidato Governatore, ha proiettato il filmato del suo “blitz” compiuto il giorno prima negli uffici dell’impresa edile dove ha incontrato l’ingegnere Tedeschi al quale ha chiesto delucidazioni riguardo la possibile variante progettuale.

In buona sostanza, ha spiegato Ottobre, si tratterebbe di allargare la galleria di servizio, che il progetto già contempla accanto al tunnel principale, e di restringere la galleria vera e propria per costruirne due di identiche dimensioni, affiancate. Da qui la doppia canna. «Il maggior costo per l’ampliamento di una canna verrebbe compensato dalla riduzione dei costi per l’altra canna - hanno spiegato Ottobre e Bombardelli - con il risultato di un aumento dell’efficienza e soprattutto della sicurezza perché si passerebbe da un tunnel singolo, con due corsie in salita e una in discesa, ad una doppia galleria, identica a quella di Mori. Tra l’altro non sarebbe neppure la prima volta perché è già accaduto per la galleria della Rocchetta a Trento, con la sola differenza che qui i costi non aumenterebbero. In base alla nuova legge l’impresa può chiedere una variante di questo tipo che avrebbe bisogno di un iter di approvazione molto snello. Anche i tempi di realizzazione dell’opera rimarrebbero immutati».

Ma il cambio di rotta va eventualmente deciso nel giro di poche settimane. «Un mese, al massimo due - ha spiegato l’ingegnere Tedeschi a Ottobre - perché in questo momento siamo impegnati nella realizzazione della prima parte dell’opera, che va bene per entrambe le soluzioni, poi però si dovrà sapere come proseguire il lavoro».

La scelta, dunque, spetterà al nuovo governo provinciale che uscirà vittorioso dall’urna alle elezioni del 21 ottobre. «Già adesso dico che su questo tema darò battaglia in aula, in consiglio provinciale - l’annuncio finale di Mauro Ottobre, che sul tema sta organizzando un’assemblea pubblica - e ai miei futuri colleghi dico anche di prepararsi perché ho intenzione di tenerli in aula giorno e notte con migliaia di emendamenti che stiamo già confezionando».

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