Rinunciano all’autobus gratis per i migranti

ROVERETO. Già 22 persone sopra i 70 anni hanno rinunciato alla loro "gratuità" sui trasporti pubblici in favore dei richiedenti asilo. I gruppi collegati ai movimenti per la pace hanno lanciato da...



ROVERETO. Già 22 persone sopra i 70 anni hanno rinunciato alla loro "gratuità" sui trasporti pubblici in favore dei richiedenti asilo. I gruppi collegati ai movimenti per la pace hanno lanciato da piazza Malfatti un appello alla cittadinanza ed in particolare alle persone con oltre 70 anni di età, affinché possano rinunciare alla tessera gratuita del trasporto pubblico in favore dei migranti. All'appello hanno aderito "nei principi" una cinquantina di persone, mentre 22 persone hanno già firmato per la rinuncia della tessera gratis.

L’aiuto ai bisognosi

È un modo per venire incontro e aiutare i migranti, che, ricordano i promotori dell'appello, non hanno altri modi di spostarsi pur avendone bisogno, dato che la loro priorità è cercare e trovare lavoro. I gruppi ieri, oltre a Rovereto, erano ad Arco, e continueranno la raccolta di adesioni in tutta la Provincia. «La giunta provinciale - si legge nell'appello - ha tolto ad alcune centinaia di richiedenti asilo la possibilità di avere la tessera gratis per utilizzare i trasporti pubblici in Trentino. Questi richiedenti asilo avranno solo quattro corse gratuite al mese. Ma essi hanno bisogno di spostarsi frequentemente con i mezzi pubblici per la normale vita quotidiana. Non hanno la macchina, non hanno soldi. Ricevono solo 2 euro e mezzo al giorno di sussidio. In contemporanea, la giunta provinciale ha dato a tutti gli ultra settantenni, compresi i milionari, i proprietari di decine di appartamenti, i beneficiari di pensioni d’oro e di vitalizi, la possibilità di avere questa tessera gratis, senza alcun limite.

Tolgono ai poveri

Questo togliere ai poveri per dare ai ricchi è una vergogna di fronte alla quale non possiamo rimanere silenziosi e inerti. Noi, cittadini ultrasettantenni, rinunciamo alla tessera gratis del trasporto pubblico e chiediamo alla giunta provinciale che la dia ad altrettanti richiedenti asilo che ne hanno bisogno. Noi possiamo pagarcelo il trasporto pubblico, i richiedenti asilo no. È per loro un bisogno fondamentale, per noi, e per tanti altri come noi, è un privilegio. Noi non vogliamo privilegi a scapito dei diritti fondamentali delle persone più bisognose». M.S.













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