politica

Revocata la nomina di Claudio Cia in Fratelli d'Italia

Il consigliere: "Liberato da questa imbarazzante situazione"



TRENTO. Il consigliere provinciale trentino Claudio Cia è ufficialmente fuori da Fratelli d'Italia. Lo comunica in una nota lo stesso Cia. "Il 9 dicembre 2023 - scrive Cia - ho annunciato la mia sospensione dal partito Fratelli d'Italia e dal gruppo consiliare fino al termine della permanenza in Trentino dell'"onorevole" Urzì, in qualità di commissario. Questa decisione è stata presa a seguito di mesi di "stalking politico", caratterizzati da prepotenze, dichiarazioni sguaiate, bullismo verbale nei miei confronti e comportamenti estranei alla cultura trentina e all'Autonomia. Il 17 gennaio, ho appreso di essere stato deferito dallo stesso commissario alla Commissione disciplinare nazionale di garanzia di Fratelli d'Italia, e il 21 gennaio 2024, tramite email automatica, ho ricevuto la comunicazione di revoca da parte di Alessandro Urzì della mia nomina a Dirigente provinciale e regionale".

Cia ringrazia "per essere stato liberato da questa imbarazzante situazione". "Nonostante l'estromissione dal partito - precisa -, che a questo punto appare definitiva, la mia stima nei confronti di Giorgia Meloni e di molte persone che militano nel medesimo rimane immutata". Il percorso politico di Cia in Fratelli d'Italia è iniziato nel 2020. Quell'anno, ricorda il consigliere provinciale, "portai, da solo, il partito di Fratelli d'Italia in Consiglio provinciale e regionale per la prima volta. Per questo, ho rinunciato alla lista civica che avevo fondato, 'Agire per il Trentino', con la quale sono stato eletto nel 2018, e all'assessorato regionale che mi era stato affidato. Nessun rimpianto, solo amarezza e grande delusione per il trattamento ricevuto".













Scuola & Ricerca

In primo piano

Lago di Garda

Da giugno a settembre tangenziale Peschiera-Affi chiusa al traffico pesante

Da metà giugno a metà settembre la percorrenza sarà interdetta ai tir. Il divieto ricalca quello dello scorso anno, che però era limitato a solo agosto: divieto di circolazione di giorno per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, ad esclusione di quelli con carico e scarico merci in provincia


Daniele Peretti