TRENTO

Raffiche di vento: in Trentino 160 interventi in poche ore

Decine gli interventi dei vigili del fuoco dalla notte.  Sferzata la Vallagarina: vola il tetto di palazzo Martini a Calliano, chiuso il centro storico. Danni al tetto del tribunale di Rovereto. Al quartiere " Le Albere di Trento" a terra il viale alberato

CALLIANO PALAZZO MARTINI

GLI INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO A TRENTO E ROVERETO

ROVERETO PALAZZO GRILLO



TRENTO. Raffiche di vento tra i 70 ed i 120 Km all'ora, ieri  in Trentino. Dal mattino al pomeriggio, 160 interventi, impegnate le squadre dei volontari in tutta la provincia.  Nella foto, il tetto della "gelateria" davanti all' Accademia a Trento è finito su un'auto distruggendola.

Sferzata, in particolar modo, la Vallagarina. L'intervento maggiore a Calliano dove la forza del vento ha fatto volare il tetto dello storico palazzo Martini, chiuso il centro storico. Danni anche al tetto del tribunale di Rovereto. A Trento, al quartiere "Le Albere" a terra il viale alberato.

A Trento città permanenti e volontari impegnati in molteplici interventi a causa di tegole pericolanti, persiane strappate dal vento, rami spezzati, cartelloni in bilico o staccati dai supporti  a causa delle forti raffiche.

Il vento ha iniziato a soffiare intensamente dalla tarda serata, inizalmente in montagna sopra i 2000 metri, nelle prime ore del mattino ha interessato anche il fondovalle. 

La stazione di Trento Laste ha registrato i 71 km l'ora, con punte superiori agli 80, riferisce Meteotrentino.

Soffia un vento caldo, effetto del foen, tanto che alle 6 del mattino a  Trento la minima registrata è stata di  3 gradi. In montagna, invece, le temperature sono scese di molto. In Paganella si è passati dagli 0 gradi di ieri sera ai 7 gradi sotto zero questa mattina.

Neve fresca in quota, sopra i 2000 metri 50 centimetri in media. 

Il punto della Provincia di Trento.

Il vento che dalla tarda serata di ieri sta interessando il nostro territorio ha prodotto raffiche anche superiori ai 100 km all'ora in alta quota e fino a 70-90 km/ora in alcune zone di fondovalle, in particolare nella Val d’Adige. Contestualmente, il territorio provinciale è stato interessato da nuove nevicate: gli spessori di neve fresca, oltre i 1500 metri di quota, variano dai 15 ai 20 centimetri circa, mentre alle quote inferiori le precipitazioni hanno assunto carattere nevoso solo al termine della fase perturbata, con il deposito di limitate quantità di neve.

Gli interventi. Da parte dei Vigili del Fuoco sono stati effettuati numerosi interventi sul territorio provinciale, in generale di lieve entità, una cinquantina quelli effettuati nella città di Trento; fra gli interventi di rilievo si segnala un tetto scoperchiato a Calliano e un parziale scoperchiamento alla scuola Arcivescovile; a Volano intervento per il parziale scoperchiamento del tetto di un capannone. È stata inoltre chiusa la strada provinciale n. 2 - Folgaria diramazione Parisa, tra Fondo Grande e Serrada a causa della caduta di alberi.

Le condizioni di vento forte si protrarranno nelle prossime 18-24 ore, anche se probabilmente con intensità leggermente inferiori a quelle della scorsa notte. I fenomeni si attenueranno a partire dalla mattinata di domani per esaurirsi nella giornata di mercoledì.

Sul fronte delle nevicate: ovunque la neve ha subito un forte trasporto eolico, che ha determinato una disomogenea distribuzione al suolo; a tutte le quote versanti sottovento innevati si alternano a zone completamente erose.

Per quanto riguarda il pericolo valanghe, la situazione è delicata in alta quota, specie sugli apparati glaciali, dove è presente un manto nevoso continuo, con spessore totale di 60-80 cm e che si presenta talora stratificato, in virtù di alcuni eventi di precipitazione del mese di settembre, che avevano già portato neve con limiti di quota molto variabili.

Per i prossimi giorni saranno pertanto possibili piccoli e medi scaricamenti di neve fresca da tutti i pendii ripidi in quota. Non si prevedono valanghe spontanee di dimensioni significative, ma specie lungo le zone di cresta e nei canaloni più incisi, dove la neve è stata trasportata ed accumulata maggiormente dal vento, distacchi di lastroni potranno essere provocati già con debole sovraccarico, ovvero con il passaggio di un singolo sciatore.

 













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