sanità

Psichiatria, 8200 pazienti in Trentino. A settembre aprono due Centri per acuzie ad Arco

Uno sarà rivolto agli adolescenti. Più del 30% sono nuovi casi. Problema medici: in Trentino ne mancano 7, cinque bandi andati deserti 



TRENTO. "Dovremmo avere 53 medici, mentre in servizio effettivo ce ne sono 42. Calcolati i part-time, i posti vacanti sono sette, perché nell'ultimo periodo siamo riusciti a reclutare due medici". Questo il quadro fornito da Elena Bravi, direttrice dell'Area salute mentale dell'Azienda sanitaria trentina.

Oltre ai medici, mancano anche "due psicologi, due neuropsichiatri, due psichiatri e il personale delle professioni sanitarie che si occupa della parte riabilitativa", ha aggiunto Bravi.

"Siamo al quarto, quinto concorso per reperire psichiatri che è andato deserto", ha detto Claudio Agostini, direttore dell'Unità operativa psichiatria dell'area nord. "I candidati ci dicono che sono venuti a provare i concorsi e che hanno decine di altre offerte fuori dal Trentino, in luoghi decisamente più attrattivi". Sono diventati "merce rara anche gli infermieri specializzati nel settore", ha aggiunto Agostini.

I pazienti seguiti dalla psichiatria trentina, ha spiegato Lorenzo Gasperi, direttore dell'Unità operativa psichiatria est, "nel 2022 sono stati più di 8.200. Di questi, più del 30% sono nuovi casi. Ma bisogna considerare che ogni anno abbiamo circa un 30% di pazienti che vengono dimessi".

Tra i nuovi casi ci sono molti giovani. A loro - in particolare alla fascia 14-24 anni - si rivolgerà il nuovo Centro per le acuzie di Arco. "Sappiamo che i giovani hanno subìto un contraccolpo importante con la pandemia - ha detto Elena Bravi - e sappiamo che i Neet, i ragazzi che non studiano e non lavorano, spesso hanno anche qualche problema di salute mentale. Ma emergono anche i bisogni delle persone anziane presenti nelle case di riposo". 

A settembre apriranno un Centro per le acuzie per gli adolescenti e un Centro per le acuzie per adulti al centro Le Palme di Arco. I posti complessivi a disposizione saranno 15, sette nel centro per adolescenti, otto nel centro per adulti. Contestualmente verrà chiuso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc). Agostini ha parlato di "superamento", più che di "chiusura", del Spdc. "Abbiamo l'ambizione di andare a lavorare all'esordio della psicopatologia. Questa è la prima volta, in salute mentale, che metteremo in piedi una risorsa, il Centro per le acuzie degli adolescenti, in cui lavoreranno psicologi, psichiatri, neuropsicologi e dirigenti per i centri dei disturbi alimentari e delle dipendenze".

Per i due nuovi centri di Arco, ha aggiunto Simone Cecchetto, dirigente delle professioni sanitarie dell'Apss, "abbiamo bisogno di due infermieri in più e di sei tecnici della riabilitazione psichiatrica in più. Per i terp, a differenza degli infermieri, c'è un buon mercato".













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