Cooperativa

Piccoli frutti Sant’Orsola: fatturato, liquidato e utile in crescita

Nonostante le difficoltà del settore, l’annata si è chiusa con un positivo risultato operativo da record


Carlo Bridi


Pergine. Fatturato, liquidato e utile in netta crescita. Entro il 2024 i risultati del progetto nuove serre. Nel 2027 l'International Symposium Rubus and Ribes nella cooperativa Sant'Orsola. Sono questi i dati più importanti emersi nell’assemblea annuale della Sant’Orsola. Un'annata che si è chiusa con un positivo risultato operativo con il più a due cifre.

Lo ha sottolineato il presidente della Sant'Orsola Silvio Bertoldi davanti ad affollato 'auditorium aziendale durante l'assemblea annuale tenutasi oggi.

Il fatturato del settore: piccoli frutti, fragole e ciliegie, è aumentato di oltre l’11% rispetto al 2022 passando da poco più di 58 mln di Euro a 65 mln a fine 2023. Tale incremento ha fatto da traino al liquidato distribuito ai soci, cresciuto da un anno all'altro del 10,54 per cento, in valore assoluto dai 26 mln di Euro del 2022 a 28.890.000 di fine 2023.

Sostanzioso l'utile netto inserito in bilancio, pari a 744.540 Euro, schizzato verso l'alto rispetto all'anno scorso. E questo, ha sottolineato il presidente, nonostante i volumi della frutta conferita siano pressoché pari a quelli del 2022, la Coop. è riuscita a spuntare prezzi di vendita migliori rispetto al passato, quando gli effetti post Covid e l'incertezza economica generale li avevano decisamente depressi.

Come? lavorando molto sulla clientela ovvero sulla grande distribuzione organizzata ed sui mercato ortofrutticoli, riuscendo a trasmettere al meglio i valori dei suoi prodotti, recuperando in tal modo sostanziose marginalità nella vendita e ciò nonostante le molteplici criticità riscontrate nel corso dell'anno, hanno pesato in modo rilevante anche sulle attività imprenditoriali dei 750 soci frutticoltori gli alti costi dell'energia, delle materie prime e dei tassi di interesse bancari. Gli eventi climatici avversi e la precarietà derivante dalla instabilità internazionale hanno aggiunto ulteriori difficoltà al settore.

La Sant'Orsola ha reagito alle molteplici difficoltà ha saputo trasmettere bene i valori dei suoi piccoli frutti, compresi quelli a residuo zero che si stanno ritagliando sempre maggiori spazi di mercato e sui quali e sta investendo ulteriori energie.

“I buoni prezzi spuntati hanno premiato la qualità del prodotto Sant'Orsola - ha sottolineato il presidente, l'aumento a due cifre della liquidazione a favore dei soci è questo l'ottimo risultato conseguito cui ha contribuito l'intera filiera ovvero le aziende socie, i collaboratori. La nostra cooperativa - ha aggiunto - gode di una situazione finanziaria e patrimoniale molto solida, derivante anche dei benefici prodotti dagli investimenti compiuti negli anni scorsi, il che ci consente di costruire lo sviluppo futuro delle attività e di aumentare le rese agricole”. Tra gli investimenti compiuti di particolare rilievo è quello mirato a produrre in casa energia pulita. L'estensione delle superfici aziendali coperte da pannelli fotovoltaici a fine 2024 consentirà di ottenere oltre il 35 per cento del fabbisogno energetico medio annuo della cooperativa.

Sul futuro ha puntato il direttore Matteo Bortolini nel suo intervento. A fronte di un mercato dei piccoli frutti in continua crescita ed alla richiesta di sempre maggiori quantità di frutta da parte della clientela, ha invitato i soci ad incrementare ancor più le loro conoscenze e capacità imprenditoriali. Li ha spronati ad investire negli impianti esistenti per migliorarne l’efficienza, la lavorabilità e la gestione, in una parola ad ottimizzare l’organizzazione generale del lavoro. “Il potere di fare qualcosa domani è nelle nostre e vostre mani“ ha proseguito Bortolini, invitando a cogliere le situazioni di mercato che la cooperativa segnala in modo da programmare in modo oculato gli investimenti aziendali.

Nei programmi del futuro prossimo della Sant'Orsola la XIV edizione dell'International Symposium Rubus and Ribes (simposio internazionale su lampone, mora e ribes). Il presidente ha informato che nel luglio 2027 l'importante appuntamento di 200 ricercatori scientifici del settore avrà luogo presso la cooperativa. La volta scorsa s'era tenuta nelle università statali dell' Oregon e Whashington negli Usa. Per la Sant'Orsola si tratta di un importante riconoscimento delle sue attività di ricerca e sviluppo che durano da oltre due decenni.

Entro l'anno in corso, la cooperativa presenterà i risultati definitivi dello studio iniziato nel 2023 per offrire ai soci un intero pacchetto di proposte e soluzioni, contenenti non solo dati scientifici, ma anche analisi di costi per nuovi impianti, tecniche di realizzazione e modalità di inserimento nell'ambiente. Lo studio è mirato a contrastare i vistosi effetti negativi derivanti dal cambiamento climatico, capaci ormai di condizionare i cicli produttivi in campagna.













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