Soccorso alpino di Pergine  40 anni di emergenze

PERGINE. Spettacolare e significativo allestimento di materiali di soccorso, gigantografie, manichini, inseriti in una coreografia di richiamo degli interventi istituzionali, studiata per l’evento,...


Fernando Valcanover


PERGINE. Spettacolare e significativo allestimento di materiali di soccorso, gigantografie, manichini, inseriti in una coreografia di richiamo degli interventi istituzionali, studiata per l’evento, nella caserma dei vigili del fuoco, nel garage che solitamente ospita gli automezzi del Corpo, per il 40° della sezione di Pergine del Soccorso alpino e speleologico. Una rievocazione dei quattro decenni di attività condivisa con le rappresentanze dei volontari della Croce Rossa e con gli stessi pompieri, visto che la stazione del Soccorso alpino ha la sede dal 1996 nel grande complesso del Centro Servizi di viale dell’Industria, realtà con le quali, come ha sottolineato l’attuale capostazione Walter Fontanari, la vicinanza facilita l’operatività e consente anche di avere un vicendevole supporto negli interventi, in spirito di collaborazione.

Numerose le autorità in sala, dalla vicesindaco Daniela Casagrande all’assessore della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Alberto Frisanco, tanti rappresentanti del Soccorso alpino della zona, ex capostazioni, con Walter Fontanari ancora in carica, che ha introdotta l’incontro. Ha ricordando gli otto lustri di questa importante istituzione, dalle difficoltà dell’avvio nel 1979, sull’emozione suscitata dalla luttuosa valanga in Val dei Mocheni, ai graduale potenziamento di mezzi e volontari, compresa la definiti sede, punto di riferimento per tutta la zona operativa di competenza. Poi gli interventi di altre personalità, a ricordare gli episodi più significativi della storia.

Fontanari ha posto un interrogativo: «Perché raccontare la nostra storia? Serve a non dimenticare da dove siamo venuti e ricordarci dove dovremmo continuare ad andare. La passione smuove tutto, e i valori li abbiamo ereditati e sicuramente dobbiamo saperli trasmettere. Il difficile sta in chi dovrebbe ricevere i nostri insegnamenti, e mi riferisco ai giovani che dovrebbero essere motivati e disponibili come lo siamo stati noi. Forse lo saranno con qualche anno in più. Intanto continuiamo a crederci e a tenere duro sperando che in futuro a qualcuno, per motivi economici non decida di rinunciare alle associazioni di volontariato».

Ricordati i capistazione avvicendatisi alla guida dei volontari. Sono: Claudio Tomaselli (1979 -1985, Flavio Toldo (1985 – 1989), Silvano Ferrari (1990 – 1995), Andrea Sartori (1996 – 2001), Carlo Fruet (2001 – 2007), Fulvio Piva (2008 – 2011), Walter Fontanari (2012 – 2019). Delegato di zona Valsugana Tesino, Aldo Floriani (2004 – 2010), poi Carlo Fruet.













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