«Pierino Anesin una vita spesa  a dare speranza»

Pergine. «Si portava i compiti a casa». E’ stata questa probabilmente la frase più eloquente pronunciata dal parroco don Antonio Brugnara a commento della vita di Pierino Anesin per molti anni...



Pergine. «Si portava i compiti a casa». E’ stata questa probabilmente la frase più eloquente pronunciata dal parroco don Antonio Brugnara a commento della vita di Pierino Anesin per molti anni psicologo al carcere di Trento. Ieri, la parrocchiale della Natività di Maria era affollata di persone per stringersi attorno alla famiglia, nell’estremo saluto al professionista di origini pinetane. E proprio da Piné, sono intervenuti in molti al rito funebre celebrato da don Antonio insieme al padre Svaldi (guardiano del convento dei padri francescani, e pinetano).

«Sentiva il suo lavoro come una missione», ha detto ancora don Antonio, ricordando che «ha vissuto donando speranza. Sapeva parlare con gli ultimi e questa sua capacità lo ha accompagnato per tutta la vita. Ha saputo agire stando dalla parte dei poveri, come insegna il Vangelo. E’ stato un “riparatore di brecce” e con questo suo lavoro ha saputo curare con umanità quelle ferite devastate da esperienze vissute». E ancora: «Il suo è stato un impegno diverso profuso nei confronti dei calpestati e dei derisi, degli afflitti. Per questo godrà della beatitudine». Parole che hanno commosso insieme alla musica che ha accompagnato il rito funebre con interpreti Andrea Fuoli (pianoforte) e Aldo Vindimian (violino) che hanno accompagnato Katarzyna Medlarska (soprano).

Pierino Anesin è morto a 65 anni. Era di famiglia particolarmente numerosa. Il padre era esponente della Cooperazione, i fratelli professionisti in campi differenti, tutti molto conosciuti. Per questi ieri, la chiesa era particolarmente affollata anche di collaboratori di Anesin, una persona che con la sua azione seppe guadagnarsi la stima anche dei detenuti oltre che dei collaboratori. In lui trovavano un punto di riferimento importante perché sapeva alleviare le sofferenze a soprattutto infondere speranza come appunto ha sottolineato più volte don Antonio. Da tempo abitata a Pergine con moglie e figli. R.G.













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