«Pgz Paludi, entro ottobre sarà pronto il masterplan» 

Il volto nuovo di Pergine. L’assessore Massimo Negriolli conferma: «Con il progetto in mano avremo in mano tutta una serie di dati necessari per decidere cosa fare per i sette lotti» 


ROBERTO GEROLA


Pergine. Entro ottobre l’amministrazione comunale dovrebbe decidere il destino del Pgz Paludi. Un’area che interessa circa 75.000 mq di superficie divisa in sette lotti. La sua storia è lunga e il suo futuro preoccupa moltissimo un po’ tutti anche perché dalla sua destinazione urbanistica dipende la vita del centro storico che per la verità non si presenta in condizioni che in questi ultimi anni è andata via via peggiorando rispetto ad altre zone limitrofe. A parlarne è l’assessore Massimo Negriolli titolare del settore. «Per ottobre, dovrebbe essere pronto il “Master Plan” commissionato qualche tempo fa».

La programmazione

I sette lotti in questione sono in sequenza a sud di via Paludi (dopo il Formica) e terminano con il Bar Gretter. L’area considerata si rifà a una programmazione che risale a una quarantina di anni fa per mano dell’allora Comprensorio C4 e il suo Puc. Le scelte di allora hanno avuto conseguenze disastrose per certi aspetti anche se tutto rimase fermo e il Pgz non venne attuato se non appunto nella parte terminale con qualche attività: edilizia, carburante, bar, super mercato, negozio – officina di moto.

Terzo polo commerciale

L’area Paludi rappresenta il terzo polo commerciale di Pergine. Anzi era il primo programmato ma nel tempo è stato superato dal polo ai Tamarisi (con lo Shop Center Valsugana) e Ponte Regio (con le “Botteghe”) entrambi centri commerciali. Al polo Paludi non potrà aprire un nuovo centro commerciale (aggregazione di negozi differenti) ma negozi unici (come supermercato di alimentari, abbigliamento, o generi vari) di ampie superfici sì, e fino a 1500 mq. Come si è detto, nei Paludi tutto è rimasto fermo (nella parte alta, con quattro lotti) per decenni, con i proprietari a non attivare le possibilità date dalla normativa. Il Pgz è ora scaduto e tutto è diventato “area bianca” in attesa di destinazione urbanistica. Su questi lotti, i rispettivi proprietari hanno pagato le annuali tasse (Ici, Imi eccetera).

Masterplan

«Con il Master Plan commissionato, dice l’assessore Negriolli, avremo in mano tutta una serie di dati necessari per decidere cosa fare. Si tratta di necessità, esigenze, eventuali richieste, possibilità, eventuali soluzioni. Poi valuteremo, verificheremo e decideremo».

«Accanto al Master Plan, dice sempre Negriolli, verranno quantificate le somme che eventualmente si dovranno rimborsare i proprietari che hanno versato le tasse. È anche nostra la preoccupazione espressa dai commercianti e in più occasioni, circa il futuro dell’attività commerciale e quindi della vivibilità in centro a Pergine».

Sette lotti dunque da destinare. Parla Negriolli: «I due più a sud, vista la situazione attuale, avranno destinazione commerciale. Per quello intermedio sembra che la volontà del proprietario sia quella di destinarlo ad agricoltura. Rimangono i quattro posti all’inizio. L’idea, conclude, è di prevede la strada di servizio attraverso tutti i sette lotti e non più a fianco lato campagna. Poi occorrerà tener presente la viabilità decisa dalla Provincia per l’accesso a Pergine da sud».













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