Perazzoli dice addio al Comune 

Crisi in Vigolana. Il sindaco (con la sua giunta) ha deciso di rassegnare le dimissioni: è il primo caso che si verifica nei Municipi nati dalle fusioni La comunicazione, apparsa solo ieri sul sito comunale, era già circolata su Wathsapp: dure critiche per la modalità usata. E ora arriva il commissario


Maddalena Di Tolla Deflorian


altopiano della vigolana. Si è dimesso con data 30 aprile il sindaco David Perazzoli, insieme a quel che restava della sua giunta. «Impossibile proseguire - spiega – non c’erano le condizioni per collaborare con il gruppo misto, che se avesse voluto appoggiare il mio programma avrebbe dovuto restare in maggioranza e discuterne».

Commissario in arrivo

Adesso la giunta provinciale nominerà un commissario straordinario. La prima finestra elettorale utile dovrebbe essere a novembre. Il sindaco dimissionario commenta così: «Spero che venga nominata una persona competente e con esperienza. Non è detto che un commissario resti passivo e si limiti all’ordinaria amministrazione. Vedo che a Levico ad esempio il commissario è molto attivo e partecipe».

Il futuro di Perazzoli

Si ricandiderà in futuro Perazzoli? Il sindaco uscente dice di volersi rilassare e pensarci su. Chi di certo non ricandiderà, per impegni di lavoro nuovi ma soprattutto per una cocente e amara delusione – come la definisce - è il giovane capogruppo del misto, Nicolò Martinelli. Che critica il modo in effetti anomalo che il sindaco ha scelto per comunicare le dimissioni. «Io fino a ieri non sapevo niente, l’ho scoperto da altri. È assurdo. Siamo rimasti basiti dal modo. Il sindaco avrebbe dovuto comunicare le sue dimissioni, che implicano anche la nostra decadenza, a tutti i consiglieri innanzitutto», chiosa.

La notizia su Whatsapp

Ieri su Whatsapp circolava la lettera di dimissioni. Chissà come ci è arrivata, prima che ne fossero informati ufficialmente i consiglieri. Martinelli prosegue: «Sinceramente non sono preoccupato per il periodo di commissariamento, perché le elezioni sono subito qua, in autunno. Certo, spero che almeno si nomini un commissario straordinario più giovane, come soddisfazione. Non ci sarà un vuoto lungo in ogni caso. Continuo a pensare che prima di questo passo Perazzoli potesse provare a trattare con noi, a dialogare».

Il sindaco sempre con data 30 aprile, ma senza informare delle sue dimissioni, aveva comunque inviato una lettera di risposta alla serie di critiche e proposte del 17 aprile, prodotta dai cinque consiglieri del gruppo misto. Duro l’incipit della missiva, dopo il “caro Nicolò” di formalità. In quelle prime righe Perazzoli ricordava che lui aveva preso nel 2016 il 51,56% dei voti e che dunque il successo non dipendeva dalle preferenze dei singoli candidati. Dopo la strigliata, arrivava il no secco alla proposta del misto di avere due assessori per proseguire il cammino.

Le opposizioni

Michela Pacchielat, capogruppo delle minoranze, commenta. «Se le dimissioni fossero state date un mese fa, sarebbe stato meglio. Il modo in cui sono state comunicate tradisce il disprezzo delle regole e lo scarso senso delle istituzioni. Avrebbe dovuto comunicarle come prima cosa ufficialmente al presidente del consiglio comunale ai capigruppo e consiglieri, anziché affidarle su Whatsapp al primo che passa. Non mi preoccupa il commissariamento, perché non cambia niente. Era un anno che la giunta faceva solo ordinaria amministrazione». Sul futuro e sulle candidature spiega: «Non ci penso adesso. Io ci tengo al territorio e alla comunità, però il sindaco non è un oligarca, deve avere un progetto, e in questo momento mi interessa come prima cosa che si ricuciano un po’ di strappi e che si ritrovi il senso di andare insieme da qualche parte, mancato in questo periodo che avrebbe dovuto essere di costruzione dopo la fusione degli ex comuni».

Le incombenze del commissario

Il commissario dovrà firmare come prima cosa il bilancio consuntivo del Comune e il Piano degli Insediamenti Storici, uno dei temi caldi al centro del conflitto dei mesi scorsi con l’allora vicesindaco Armando Tamanini.













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