«Per noi nessun beneficio dall’essere assessori»

Levico terme. Ieri sera era all’ordine del giorno del consiglio comunale l’interrogazione di Christian Libardi in merito a una presunta incompatibilità degli assessori Emilio Perina e Moreno Peruzzi...



Levico terme. Ieri sera era all’ordine del giorno del consiglio comunale l’interrogazione di Christian Libardi in merito a una presunta incompatibilità degli assessori Emilio Perina e Moreno Peruzzi (della quale il Trentino aveva dato notizia). Incompatibilità che non sussiste secondo quanto espresso dal Servizio autonomie locali della Provincia che la ha comunicato con documento al Comune che è stato già prontamente riportato dal Trentino e ieri pronto per passare in aula per rispondere appunto all’interrogazione di Libardi. Prima della riunione i due assessori Emilio Perina e Moreno Peruzzi hanno inviato una nota al Trentino che riportiamo.

Il documento

«Con la presente intendiamo chiarire definitivamente la propria posizione in merito alla questione che li ha coinvolti e che è stata sollevata in merito alla legittimità dell’esercizio della propria professione a seguito dell’assunzione delle cariche amministrative affidate dal sindaco. È recentemente pervenuta al Comune di Levico Terme dal Servizio Autonomie Locali della Provincia (quella, come detto, pubblicata sul Trentino, ndr) una richiesta di chiarimenti, in esito ad una segnalazione da parte di un cittadino levicense, che metteva in dubbio la legittimità delle nostre deleghe comunali, alla quale ha poi fatto seguito una mozione di identico contenuto presentata dal consigliere comunale Cristian Libardi. Riteniamo pertanto opportuno rendere pubblico il contenuto della risposta fornita dal Servizio provinciale interpellato, in modo da fare definitivamente chiarezza sulla vicenda, soprattutto per due motivi: in primis per il semplice fatto che, come tutte le altre persone che si sono candidate e messe a disposizione per la nostra città, non lo abbiamo fatto, come insinuato, per trarne beneficio approfittando della carica che adesso rappresentiamo in giunta. In secondo luogo in quanto è stata messa in dubbio la nostra professionalità lavorativa come tecnici che operano sul territorio, che hanno scelto di mettersi a disposizione della comunità e che si impegnano quotidianamente anche per la propria istituzione di categoria. La risposta data dalla Provincia è chiara e non dà spazio ad alcun dubbio in merito. Viene, infatti, chiarito che entrambi gli assessori tirati in ballo dalla segnalazione, hanno potuto, possono e potranno continuare ad impegnarsi con le proprie deleghe di competenza in quanto non hanno mai svolto e mai svolgeranno attività in contrasto con la disposizione di cui all’art. 64 del Codice degli Enti locali e soprattutto potranno continuare a svolgere regolarmente la propria attività professionale secondo quanto disposto dalla normativa vigente».













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