Passaggio carrabile sotto alla biblioteca 

Affidato all’ingegner Floriani lo studio per realizzare una via interrata che colleghi piazza Garibaldi all’orto Fontanari


di Roberto Gerola


PERGINE. Studio di fattibilità, per garantire in futuro, la possibilità di realizzare un passaggio carrabile interrato che dalla biblioteca (il cui cantiere è stato aperto da qualche giorno) sbuchi nell’orto Fontanari. Per il momento è stato affidato l’incarico relativo alla redazione di una variante alle strutture portanti di due setti (le pareti verticali) delle strutture poste a piano interrato, utilizzando il volume attualmente dedicato a magazzino.

In sostanza, si tratta di un aggiornamento della pianta delle fondazioni e armatura, della relazione di calcolo a integrazione di quella originaria con la verifica degli elementi modificati; dell’aggiornamento della relazione sismica, delle tavole dei sottoservizi esistenti per modificare eventuali interferenze con il futuro tracciato della rampa di accesso al nuovo interrato. L’incarico è stato affidato all’ingegner Adriano Floriani di Castel Ivano. L’importo della prestazione ammonta a poco più di 3.500 euro.

Si tratta quindi di una variante al progetto della nuova biblioteca che tiene conto di futuri scenari che riguardano l’orto Fontanari dal punto di vista urbanistico. Il “passaggio carrabile” (sarà naturalmente pubblico) permetterà, seppur in maniera per certi aspetti limitata, di accedere all’area.

Un’area strategica (di quasi un ettaro di vigneto, di proprietà dell’ingegner Sergio Fontanari) della quale si parla da quasi mezzo secolo e cioè da quando il Comune mise mano alla Filanda Gavazzi. In questo contesto, alcune idee hanno rappresentato una costante: parco - parcheggi e collegamento tra viale degli Alpini e via Crivelli.

L’ettaro di campagna è circondata da edifici: il serpentone a sud (lato via Pennella); piazza Garibaldi a ovest, dalla filanda fino all’incrocio con via Chimelli (con gli edifici di filanda, teatro, uffici comunali, biblioteca e case private); via Chimelli a nord (quattro case private) e canale macinante a est costeggiato da case private. Quattro i possibili accessi all’area e tutti privati, oltre a quello prospettato, sotto la biblioteca. Tra l’altro, oltre un anno e mezzo fa, se ne parlava in quanto “area bianca” da definire. Si parlava di trattative in corso (le ultime in ordine di tempo) per poterne disporre, almeno in parte, attraverso la formula della perequazione: una parte verrebbe ceduta al Comune (parco, parcheggio, eventuale viabilità) e l’altra destinata all’edificabilità. Naturalmente, percentuali, volumetrie, altezze, viabilità, e servizi, erano tutte nell’accordo da definire. In proposito avevamo intervistato lo stesso senatore Fontanari che ci aveva parlato anche del progetto “Ruello - Mesco” (presentato anche in una mostra oltre che in Comune) con alloggi, negozi, uffici attività in genere e parcheggi interrati.

In questo contesto, intervenire nell’orto Fontanari per scegliere una sua qualche destinazione urbanistica, significa generare conseguenze importanti per il centro storico di Pergine, ma con risvolti che vanno ben oltre i confini.













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