Oss Emer: «La città deve riprendersi il Fersina» 

Consiglio comunale. In merito allo spostamento dell’attività produttiva da viale Industria all’area del Ciré il sindaco illustra la posizione della sua amministrazione espressa nel “Dup”


ROBERTO GEROLA


Pergine. Tornano stasera in sede consiliare (la seduta è convocata per le 19) le considerazione espresse nel Dup (il documento unico di programmazione) a proposito dello spostamento dell’attività produttiva di viale dell’Industria nell’area del Ciré. Il problema era stato sollevato con un’interrogazione.

Le perplessità

Il Pd, con Marina Taffara, aveva espresso perplessità a proposito di un passo del citato Dup e cioè della frase “”Vi sarà una sostituzione della zona industriale che insiste su viale dell’Industria con una zona di nuova espansione”, ma anche “Saranno reperite nuove aree industriali e riallocate quelle esistenti in zona Ciré a lato della viabilità principale”; analogo discorso per le previsioni in via Dolomiti con “una possibile dismissione dell’area ex Silvelox”.

La risposta

Nel rispondere ai quesiti posti, il sindaco Roberto Oss Emer scrive: «Si precisa che l’idea della città che si “riprende” il torrente Fersina rappresenta uno scenario che la nostra Amministrazione ha da sempre sognato, senza necessariamente pensare ad una sostituzione delle aree produttive con aree residenziali, ma pensando piuttosto ad un possibile prolungamento verso sud della riqualificazione del lungo Fersina già attuata sul tratto a nord. Per quanto riguarda la possibile ricollocazione nell’area Ciré il senso di quanto riportato nel Dup è quello di pensare ad un possibile riutilizzo di grandi spazi produttivi esistenti che si dovessero rendere disponibili per eventuali cessazioni di attività».

Sviluppo demografico

Sempre nella risposta ai quesiti sull’argomento si scrive ancora che «Si concorda sulle considerazioni riportate nella premessa dell’interrogazione in merito alla necessità di un aggiornamento delle previsioni di sviluppo demografico e sul tema della rigenerazione e riqualificazione dell’edificato e delle infrastrutture esistenti. Uno dei compiti del tavolo tecnico previsto nell’ambito del procedimento di Variate Generale al Prg sarà proprio quello di analizzare la situazione attuale e fare una stima dei possibili scenari futuri. Pertanto quanto scritto nel Dup dovrà necessariamente essere oggetto di revisione e aggiornamento sulla base dei risultati delle analisi sopra citate».

Tra gli altri argomenti

Si tornerà a parlare anche dello sviluppo di San Cristoforo, sempre su quesiti posti dal Pd. In sostanza, nella risposta, si scrive che «Obiettivo è addivenire ad un disegno organico, favorendo un sostenibile sviluppo dell’attuale livello di ricettività turistica e dei relativi servizi di supporto attraverso la necessaria collaborazione con i privati e la definizione di azioni concrete da parte del Comune». E che «In quest’ottica si intende affrontare una fase di analisi delle criticità e delle potenzialità dell’area, partendo dalle valutazione del “Piano Pizzi”, proposta approvata dal Consiglio comunale nel 2008. Parallelamente si intende avviare una fase di confronto con tutti i soggetti privati interessati. Il rilancio di S. Cristoforo rappresenta un’emergenza urbanistica che merita di essere affrontata con la revisione generale del Prg».

Ancora urbanistica

Anche due varianti al Prg sono in discussione. La prima (adozione definitiva) riguarda l’accordo per il complesso ”Augsburgerhof” con l’Università di Trento; la seconda (adozione preliminare) riguarda lo stralcio di definizioni contenute nella legge provinciale e l’adeguamento dei parametri edilizi urbanistici.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»