“Nemo” va al piano terra del Villa Rosa 

Definiti gli spazi per il progetto dell’ospedale in occasione della visita del presidente Fugatti e dell’assessora Segnana


di Roberto Gerola


PERGINE. Pieno appoggio della giunta provinciale attraverso le parole del presidente Maurizio Fugatti e dell’assessore Stefania Segnana a Villa Rosa e alle iniziative per migliorare l’offerta, ma soprattutto a Nemo, il progetto che si sta avviando e che rappresenterà un’ulteriore eccellenza a livello nazionale. In questo senso le parole di Fugatti e Segnana che ieri insieme ai responsabili dell’Azienda sanitaria, medici, personale e autorità amministrative locali hanno prima ascoltato l’illustrazione delle attività dentro Villa Rosa e poi visitato la struttura nelle sue articolazioni. E c’è da dire subito che sono già stati individuati i locali dove “Nemo” troverà spazio: al piano terra dove attualmente si trova il reparto di riabilitazione cardiologica che sarà trasferito al piano superiore.

Del progetto Nemo aveva parlato recentemente anche la dottoressa Nunzia Mazzini, in pensione con il 1° dell’anno, ma che ieri, vista la sua esperienza di 18 anni come direttore dell’Unità neuro-riabilitativa ha guidato la delegazione in visita al Villa Rosa. Per la verità era assente il suo facente funzioni, il dottor Giovanni Guandalini.

Il progetto Nemo prende nome da Neuro Muscular Omnicentre e rappresenta un centro ad alta specializzazione che risponde in modo specifico alle necessità di chi è affetto da distrofie o altre malattie neuromuscolari genetiche o acquisite. Lo scopo principale è migliorare la qualità di vita delle persone prese in carico, fornendo loro e alle famiglie un supporto clinico, assistenziale e psicologico che risponda ai bisogni globali. «Un tassello importante - diceva la dottoressa Mazzini - che potenzierà l’offerta di cura in atto». Fugatti ha assicurato «appoggio e attenzione totali al progetto per garantire la crescita (e ricerca) di Villa Rosa. Rappresenta una momento importante da considerare - ha aggiunto - a favore della sanità pubblica che deve essere complementare con le realtà private per il bene del sistema salute trentino. Fateci sapere cosa è utile per un ulteriore sviluppo e noi ci saremo per migliorare la specificità di Villa Rosa».

Sulla stessa linea anche l’assessora Stefania Segnana. «Siamo fieri di quanto state facendo e cercheremo di utilizzare al meglio gli spazi ancora vuoti, in base ai vostri suggerimenti». A proposito di Nemo, «c’è apertura globale - ha detto - per dotare Pergine, la Valsugana e il Trentino di questa opportunità. Gli spazi sono già presenti e non si può lasciarla sfuggire. Questo è un discorso che va completato». Ha risposto loro, il sindaco Roberto Oss Emer affermando che «certe tecnologie il privato non le ha; deve intervenire il pubblico e devono essere utilizzate al cento per cento». A conclusione, ha parlato anche il dottor Claudio Dario (Apss) che si è detto «confortato su Nemo dalle considerazioni espresse».















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