levico terme 

Mucche e solidarietà a braccetto 

Grazie all’adozione distribuiti 17 mila euro alle associazioni sociali


di Franco Zadra


LEVICO TERME . Fosse passato Francesco V di Castelalto nel salone imperiale di Villa Sissi dove si è tenuta l’assegnazione (grandi assegni della Cassa Rurale Alta Valsugana dal valore di 2.000/2.500 euro) del capitale solidale a favore di associazioni di volontariato locali, probabilmente avrebbe potuto pensare che la guerra rustica l’hanno vinta i malghesi, sovvenzionati dagli oltre 1.500 che nel 2017 hanno adottato una mucca. Una festa che si tiene da 12 anni, cresciuta attorno al progetto, «geniale» lo ha definito qualcuno, promosso da Apt Valsugana e Lagorai, noto come “Adotta una mucca”.

«Nel catalogo del 2018 – dice Stefano Ravelli di Apt Valsugana e Lagorai – abbiamo 15 malghe che partecipano. Una iniziativa nata come sfida per far fronte a una difficoltà che avevano i malghesi. Produrre il formaggio in montagna costa molto di più, ma abbiamo scoperto il grande richiamo turistico della natura incontaminata di queste montagne, del poter insegnare come si produce il formaggio secondo metodi antichi, e del cogliere dal vivo il significato di una malga, magari portando le mucche all'alpeggio. Quest’anno oltre 75 mila euro di formaggio sono stati venduti grazie a questa iniziativa, una cifra facilmente raddoppiata dalla gente che poi ritorna in malga e acquista ancora».

Sviluppata da un’idea di una collaboratrice di Apt, Ilaria Sordo, è divenuta anche “Metti una mucca sotto l’albero”. Per adottare una mucca è sufficiente un bonifico bancario di 60 euro, di cui 50 vengono destinati alla malga per il mantenimento estivo in quota della mucca adottata, e dal 15 giugno al 15 settembre permettono l’acquisto di formaggio direttamente in malga, mentre 10 vanno in beneficenza per progetti di volontariato dedicati ai bambini. Ed è proprio questo aspetto della festa dei malghesi, animata da un dj di Radio Italia, che più ha toccato il cuore dei numerosi partecipanti, distribuendo 17 mila euro, spartiti fra, l’Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori (Anvolt Trento) che aiuta, sostiene, e accompagna persone affette da malattie tumorali; Abio Trento, Associazione per il bambino in ospedale, al fianco dei bambini ricoverati, dai 0 ai 18 anni; il Centro don Ziglio («Non una comunità a parte – ha detto la presidente, Martina Dell’Antonio – ma parte integrante della comunità»); Anffas Trentino, una associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale; l’Associazione Amici del Cavallo Valsugana; Astrid, Associazione Trentina per la Ricerca Integrata e la Disabilità; ll gruppo Sportivo diversamente abili, Periscopio, per il recupero fisico delle persone affette da handicap psico-motorio; e l’associazione di Pet Therapy, Zampa-Amica.













Scuola & Ricerca

In primo piano

i dati

Sanità, il Trentino continua ad attirare pazienti di fuori provincia: nel 2022 saldo positivo di 2 milioni

Aumenta il ricorso alle strutture private convenzionate. Liste d'attesa: miglioramenti potrebbero arrivare dal 5% di ritenuta sui compensi per l'intramoenia

IL FENOMENO. In Trentino è boom delle prestazioni private
IL CASO. Punti nascita, i parti sono pochi e costano tanto. Richiamo della Corte dei conti
IL CROLLO. Covid, in Italia ancora calo di casi e decessi: quanto è lontano l'incubo pandemia!