Laghi in degrado, appello da Madrano e Canzolino 

Oltrefersina. Un bacino di oltre 1.200 residenti: l’incontro con il sindaco Oss Emer e la giunta Tanti piccoli problemi viabilistici, ma in primo piano aspetti ambientali: «Situazione disastrosa»


ROBERTO GEROLA


PERGINE. Incontro con la popolazione dell’Oltrefersina (Madrano e Canzolino) da parte del sindaco Oss Emer e la giunta (e i fiduciari Michele Pincigher e Carla Sartori). Un “bacino” di oltre 1.200 residenti con 100 presenti e un lungo elenco di situazioni risolte e da risolvere. Ma è emerso anche l’aspetto ambientale in totale degrado dei laghi (Canzolino, Madrano, Costa e Pudro), ma non solo. Le criticità risolte hanno spaziato dalle fognature ai semafori per la famosa “stretta” passando per il marciapiede (finanziato e in carico alla Provincia) tra Canzolino e Madrano, la concessione di salette per i giovani e la Pro Loco. Tra le richieste (a Madrano) qualche lampione, il marciapiede nel tratto di provinciale davanti alla pizzeria Belvedere (si farà), qualche pendenza di strada che porta l’acqua in casa, bidoni da spostare (dalla fermata autobus), uscita dall’area “Cagnana”, regolare i parcheggi (eliminarli?) in piazza del Doss, eccetera. Hanno poi fatto capolino la richiesta di un campetto a valle del nuovo parcheggio e la casa sociale (da dimenticare). Per Canzolino: anche qui problemi con la “stretta” da asfaltare (si attende la Provincia) ma anche da regolare per le fognature, marciapiede intorno alla chiesetta (rivolgersi alla Parrocchia), anche deiezioni canine. Ha stupito la richiesta di illuminare il lago di Canzolino, provvedendo al parco e alle strutture vandalizzate.

Situazione laghi

Autore dell’intervento a carattere ambientale è stato Luigi Oss, maestro di lungo corso. Tra biotopi e canalizzazioni tra laghi, manutenzione, tutele e godimento dei siti, è sostanzialmente un disastro. Tra il lago di Madrano (biotopo) e quello di Canzolino c’è un mezzo metro di differenza di livello. Un tempo c’era un canale che li collegava, sempre in perfette condizioni grazie al lavoro di qualche volontario. Da anni ormai al filtro non è stato più messo mano, è intasato, la melma regna sovrana e le stradine attorno al lago di Madrano sono allagate. Scendendo a valle (Luigi Oss ha parlato di una passeggiata virtuale) si arriva al lago della Costa (altro biotopo) le cui condizioni sono pure di estremo degrado, per non parlare del canale che esce verso il centro sportivo. Risalendo dall’altra strada, il biotopo del Pudro. La descrizione è stata eloquente: «Talmente in degrado che non ci sono più nemmeno rane e rospi». Ovvia la richiesta di intervenire per far tornare i rispettivi ambienti più interessanti, migliori dal punto di vista del panorama e del loro possibile utilizzo. Il Comune non può intervenire, ma perorerà la causa.

Colle Zucar

È quello con l’ex Villa Rosa (versante perginese) che sull’altro versante (lago di Canzolino e strada per Pergine) è bosco (di proprietà comunale). Anche in questo caso ha parlato il maestro. Cinque anni fa la Forestale aveva martellato molte piante perché il progetto era di recuperare la collina a castagneto. Il progetto si è arenato appunto da 5 anni. Perché? La richiesta è diretta alla Forestale.

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