In città la console generale di Polonia Musica e amicizia

Pergine. Un affollato concerto quello che ha avuto luogo nell’atrio di palazzo Tomelin (sede della Cassa rurale) l’altra sera: un viaggio musicale dal titolo “L’Italia incontra la Polonia in Trentino”...



Pergine. Un affollato concerto quello che ha avuto luogo nell’atrio di palazzo Tomelin (sede della Cassa rurale) l’altra sera: un viaggio musicale dal titolo “L’Italia incontra la Polonia in Trentino”. Interpreti Katarzyna Medlarska (soprano), Anna Szalucka (pianoforte), entrambe artiste polacche, e Mario Pedron (violinista dei spalla della Youth Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma). La proposta era degli Amici della Lirica con il maestro direttore Andrea Fuoli (insieme a Katarzyna Medlarska, promotore dell’evento che ha visto anche un gruppo di ballerine in costume polacco. L’importanza del concerto, al di là della bravura degli interpreti, si è avuta un paio d’ore prima. Sempre promotore Andrea Fuoli (e un gruppo di collaboratori), in municipio si è svolto l’incontro tra il sindaco Roberto Oss Emer e la console generale di Polonia Adrianna Siennicka con il console generale onorario Walter Cappelletto. Presenti anche altre personalità come il commissario del governo Sandro Lombardi, il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher e amministratori (Cassa rurale come supporter, Comunità, Lions Vallagarina, eccetera). Da tutti, parole di saluto e benvenuto, considerazioni su come la musica sia alla base di rapporti d’amicizia tra popoli, con Andrea Fuoli e la console Siennicka a tenere il dialogo. Andrea Fuoli ha ricordato che, unico caso al mondo, gli inni nazionali (di Italia e di Polonia) avevano in comune alcuni riferimenti: quello di Mameli (scritto nel 1847) al “sangue d’Italia e sangue polacco bruciò il cuore dell’Aquila” e quello polacco “dalla terra italiana alla Polonia” scritto 50 anni prima. Interessante anche l’intervento della console polacca: Italia e Polonia sono accomunati dalla città di Reggio Emilia. Qui, nel 1797 nacque non solo il tricolore dell’Italia, ma anche l’inno nazionale polacco trovando motivo nell’impegno dei polacchi che in Italia combattevano per gli ideali repubblicani e che da qui avrebbero raggiunto e liberato la propria patria. R.G.













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