Il grande cuore dei donatori Avis 

L’assemblea: a Pergine sono 1.561, 109 in più rispetto al 2016. Cinque premiati per oltre 60 prelievi


di Fernando Valcanover


PERGINE. «Il nobile atto della donazione di sangue, un gesto spontaneo, anonimo e gratuito, fatto in spirito di volontariato e mirato a dare speranza di vita alle persone in situazione di necessità, diventa un gesto di amore che dà una forte emozione». Con questa e altre considerazioni il presidente dell’Avis comunale, Mauro Fruet, ha introdotto all’auditorium Don Milani, presenti 120 dei 1.561 donatori, i lavori dell’annuale assemblea degli avisini perginesi. Dopo aver ripercorso la storia dell’Avis, ha fornito alcuni dati sulle donazioni nel mondo, e poi in Italia dove le donazioni di sangue ed emo componenti, sono state 2.058.000, 1.282.000 donatori di sangue e 3.412 le sedi sparse sul territorio, numeri certificati nell’80ª assemblea generale Avis di Mantova.

In provincia di Trento nel 2017 i donatori sono stati circa 19.500 con una raccolta di sangue intero di 23.086 unità, più 1.097 unita di plasma per un totale di 24.348. Grazie all’autosufficienza in Trentino sono state cedute a favore di altre regioni, quali l’Abruzzo, 406 unità, in provincia di Bolzano 8, nel Lazio 5.957, in Puglia 65, in Toscana 90, in Umbria 86, in Veneto 299, per complessive 6.911 unità. L’Avis comunale di Pergine, al 31 dicembre 2017 contava 1.561 soci attivi, più 13 soci collaboratori, per complessivi 1.574 unità, con 109 nuovi soci a fronte di 92 usciti per raggiunti limiti di età o per non idoneità, cresciuti quindi rispetto al 2016 di 109 nuovi donatori, molti i giovani, a garanzia del turnover, con un trend di crescita, dedotti gli usciti, di 17 unità. Nel 2018 è stato introdotto un nuovo metodo di prelievo, chiamando i donatori a fasce orarie di 20 minuti con tre donatori alla volta, evitando attese, con chiamata nominale, raccomandando di rispettare la giornata scelta.

Il tesoriere Sergio Andreatta ha poi esposto i dati del bilancio 2017, chiuso in leggero attivo, con la previsione per quello del 2018. Poi gli interventi del presidente dell’Avis regionale Franco Valcanover, che tra le varie puntualizzazioni ha ricordato che il calo di 170 donazioni del 2017 è dovuto alla nuova programmazione rapportata con le necessità di sangue. Dopo il saluto della vicesindaco Daniela Casagrande, che ha sottolineato il nobile e altruistico gesto della donazione, è intervenuta Bruna Carli, una delle operatrici del centro di raccolta di Pergine, che ha ricordato le novità introdotte nelle giornate di prelievo. È inoltre allo studio l’istituzione di una terza giornata di donazione, magari una volta al mese, in collaborazione con la direzione dell’Avis regionale e il personale medico e paramedico del centro di raccolta. Al termine dopo aver ricordato l’attività svolta e i programmi per il 2018, sono state consegnate le benemerenze a centinaia di donatori. Nel lungo elenco spiccano i cinque avisini con 60 e più donazioni. Sono Francesco Bertoldi, Ivan Bonvecchio, Andrea Carli, Renato Conci, Simonetta Eccher e Marco Oss.

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