Fornace, baita irregolare niente gestione agli alpini 

Le minoranze hanno messo in evidenza il mancato accatastamento dell’edificio e la sola maggioranza ha poi prorogato di un solo anno l’utilizzo alle penne nere 


di Fernando Valcanover


FORNACE. Consiglio comunale particolarmente ricco di situazioni impreviste, nonostante lo scarno ordine del giorno, vivacizzato a metà seduta nel corso dell’approvazione della proroga di concessione in uso gratuito per altri otto anni, al Gruppo alpini di Fornace dell’area ricreativa al Pian del Gac’, con tute le sue strutture, tra le quali in particolare la Baita degli alpini. Un edificio in legno che non sarebbero in regola con le pratiche di accatastamento.

Il rilievo è venuto dal gruppo di minoranza, dai consiglieri Manuel Roccabruna e Gabriella Veller, che hanno fatto una serie di rilievi e osservazioni sui contenuti della convenzione, appena stati illustrati dal sindaco Mauro Stenico. Il dibattito è stato acceso con interventi di consiglieri e assessori, tanto do da indurre il sindaco a fare una sospensione per decidere cosa fare. Al termine della “trattativa” tra le due parti, la decisione di prorogare di un altro anno, fino al 31 dicembre 2019 la vecchia convenzione, in arresa di mettere il regola l’intera area in concessione gli alpini. In votazione la proroga è stata approvata dalla maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta. Sulla questione il vicesindaco Marco Antonelli, uscito dall’aula durante la trattazione del punto perché componente del Gruppo alpini, ha ricordato che nel bilancio 2018 è stato previsto di incaricare un tecnico per mettere in regola gli impianti al Pian del Gac’, accenno fatto in aula anche dall’assessore Matteo Colombini .

In avvio di seduta il sindaco Mauro Stenico e l’assessore Bruna Stenico hanno dato il benvenuto al Gruppo Giovani, presente in aula, impegnati nel Progetto giovani e negli ultimi mesi anche nella costituzione della Consulta giovani con i colleghi di Civezzano. Con loro il dottor Carlo Nicolodi di Appm, che ha illustrato l’attività del nuovo Centro di Aggregazione Giovanile, voluto dalla Comunità dell’Alta Valsugana, gestito da Appm Onlus, associazioni provinciale per i minori, sostenuto dalle amministrazioni comunali di Civezzano, Fornace, Baselga di Piné e Bedollo, operativo dall’ottobre 2017. Ventotto i giovani che ne fanno parte, 19 ragazzi e 9 ragazze. Nella relazione ha illustrato le attività svolte, assieme al programma per il 2019. Sulla Consulta sono poi intervenuti Gianni Zampedri e per il Forum per la pace Riccardo Santoni.

Nel punto conclusivo è stata approvata all’unanimità la convenzione tra i Comuni di Albiano, Civezzano, Fornace e Trento, per la gestione dell’Ecomuseo Argentario. La direttrice Lara Casagrande ha presentato al consiglio comunale il report delle principali attività 2018, dai progetti alle conferenze, agli eventi, fiere, iniziative per il territorio, l’attività didattica, le pubblicità promozionali, le novità per il 2019. Di rilievo il bilancio dell’Orrido di Ponte Alto, curato da un anno dall’Ecomuseo Argentario, che ha avuto 15.000 visitatori paganti, 4.500 nei gruppi, 60 classi delle scuole. Nello scorso agosto il picco di visitatori, oltre 3.500. È stato realizzato un sito web dedicato e la pagina Facebook è gestita da Il Trentino dei bambini, ditta di marketing che ha realizzato anche un video promozionale visibile sulla pagina, realizzato in parte con un drone.













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