Cmf Viarago, serve l’acqua del Sigismondi 

La presa sul rio è necessaria per irrigare 121 ettari di campagne. Ieri il sopralluogo della Provincia  



PERGINE. Chiede più acqua irrigua il Cmf Viarago, tramite il Consorzio generale. La chiede per poter irrigare i 121 ettari coltivati (39 di Viarago e 84 di Sant’Orsola e Mala). E ha chiesto una derivazione sul rio Sigismondi, che corre in una valletta tra la strada per Redebus e la località Sigismondi.

L’annuncio da parte del presidente Luigi Sittoni, era avvenuto nel marzo scorso e la richiesta in Provincia era stata presentata il 31 gennaio scorso. Qualche giorno dopo anche Sant’Orsola e Palù del Fersina si erano mossi con le rispettive richieste di derivazioni a scopo potabile da captare alla sorgente: Sant’Orsola perché centro abitato carente d’acqua e Palù perché aveva da portare acqua potabile a 300 baite. Osservazioni sono state poi presentate da privati (di Palù). L’opera di presa a scopo irriguo verrebbe realizzata molto più a valle della sorgente. Ieri mattina si è svolto un sopralluogo da parte dei funzionari della Provincia e la pratica (ammessa all’istruttoria) è stata tuttavia sospesa in attesa delle analisi e degli studi sull’intero bacino del Fersina (quelli annunciati giovedì nel corso dell’incontro a Pergine e ieri su questa pagina) e quindi se ne potrà riparlare in autunno, inserendo la richiesta nell’ambito generale. La Provincia ha chiesto tuttavia di comunicare alcuni ulteriori dati sul prelievi di acqua che poi sarebbe incanalata in un tubo lungo la strada provinciale senza interessare proprietà private e comunali. L’argomento è stato esaminato nel corso dell’assemblea straordinario del Cmf Viarago svoltasi nella serata di giovedì appunto a Viarago.

All’ordine del giorno solo un argomento: l’approvazione dei piani di riparto delle spese che poi sarà inviata in provincia per la convalida. In pratica è stato deciso di suddividere tra tutti i soci le spese amministrative di gestione generale; per le opere di viabilità, le spese saranno sostenute solamente dai beneficiari; sempre a carico dei diretti beneficiari per le spese irrigue per nuovi impianti o straordinarie; e così pure a parte quelle per la manutenzione ordinaria. Accorgimenti sono stati introdotti per evitare consumi elevati di acqua irrigua. A proposito di opere stradali, il direttivo ha dato il via alla realizzazione della strada Monte Calvo – Masi Alti (poco di 1000 metri dal Capriolo fino al confine con la Faida. I lavori comporteranno una spesa 31.000 euro (a base d’asta) e sono stati aggiudicati all’impresa Moltrer Scavi di Fierozzo (18% di ribasso). Entro l’estate dovrebbe essere pronta.

Altro argomento esaminato la richiesta di alcuni agricoltori di Canezza di aderire al Cmf Viarago e quindi poter usufruire dell’acqua irrigua, sostenendo evidentemente le spese per i lavori necessari. L’iter è complesso e tutto dipende dalla derivazione dal Rio Sigismondi, ma non solo. Se ne riparlerà più avanti. (r.g.)















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