L'INCONTRO

Pergine, Vaia Day, giornata online per parlare di ambiente ed economia circolare

A due anni dalla tempesta Vaia, i tre co-fondatori della startup Vaia hanno incontrato online imprenditori, scienziati, designer e divulgatori scientifici per discutere dei temi cruciali dei nostri giorni e celebrare l’anniversario della nascita della startup

IL VIDEO: A Piné piantati 727 alberi per i due anni dalla tempesta Vaia



PERGINE. Domenica 8 novembre è stata la giornata scelta dai tre co-fondatori di "Vaia" per festeggiare il primo anno di vita della startup, un’occasione di incontro e di confronto, per guardare al futuro con ottimismo e concretezza. La giornata, inserita all’interno del progetto “Il pianeta che vorrei”, è stata realizzata in collaborazione con l’associazione H2O+ e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Piné, messi a dimora 727 larici per i due anni dalla tempesta Vaia

Durante i giorni della tempesta Vaia, che ha colpito duramente il nordest italiano a fine ottobre 2018, l'altopiano di Piné ha perso 200.000 metri cubi di legname. Nonostante il lavoro incessante e l’impegno di ASUC e volontari locali, a distanza di due anni, il lavoro di esbosco non si è ancora concluso e i segni lasciati dal vento a 200 Km/h sono ancora ben visibili. Ed è qui che la startup Vaia ha organizzato il suo evento di commemorazione, per ripagare i suoi sostenitori con un’esperienza concreta, tangibile, circolare, al servizio dell’ambiente. Gli alberi messi a dimora sono stati 727, un numero simbolico che coincide con il numero esatto di giorni trascorsi dal distruttivo passaggio della tempesta.

Inizialmente concepito come evento fisico presso il Teatro di Pergine, il Vaia Day è stato invece trasmesso in live streaming su Facebook a causa dell’emergenza sanitaria in corso. “Siamo contenti di aver festeggiato con la nostra community” spiega Federico Stefani “i 30.000 followers di Facebook e i 10.000 di Instagram sono la nostra vera forza e ricchezza, è la community a dare importanza a quanto abbiamo costruito in questo primo anno”.

 

Ad aprire la giornata è stato il talk dedicato all’economia circolare, che ha visto la partecipazione di Giulio Bonazzi, presidente di Aquafil Group; Claudio Cainelli, membro del Consiglio di gestione Fondazione Caritro; Ketty Paller, CEO di UpSens; Salvatore Pinto, presidente di Green Energy Storage; Alessandro Santini, vice direttore di Confindustria Trento; e Federico Stefani, co-fondatore della startup Vaia. I relatori hanno illustrato con esempi concreti il concetto di sostenibilità d’impresa, e come si possa rendere più circolare e resiliente la nostra economia.

Piné, le famiglie piantano 726 alberi: uno per ogni giorno trascorso da Vaia

Piccoli gruppi partiti ogni ora, dalle 8 alle 13, sono saliti sulla montagna sopra alla frazione Faida per la piantumazione. A partecipare 150 persone. L'iniziativa è stata promossa da Asuc Faida, circolo Faida te, Cassa rurale Alta Valsugana e dalla startup di imprenditori under 30 "Vaia", che si è impegnata a piantare un albero per ogni amplificatore Vaia Cube venduto. Presenti il presidente dell'Asuc di Faida Massimo Ioriatti, con tutti i membri del Comitato che hanno accompagnato i partecipanti e li hanno aiutati a piantare gli alberelli, i sindaci di Baselga di Piné Alessandro Santuari e di Pergine Roberto Oss Emer, il presidente delle Asuc trentine Roberto Giovannini, il comandante della stazione di Baselga Luca Chisté e il custode forestale Matteo Alfieri e lo staff di Vaia. Il Comitato Asuc di Faida, promotore di numerose iniziative sul territorio, è composto da Lino Gottardi, Lorenzo Moser, Gianluca Valentini, Alberto Moser e Nadia Tessadri (foto Alberto Moser - circolo Faida te - Federico Bordignon). GUARDA ANCHE IL VIDEO CLICCANDO QUI

Temi dei talk pomeridiani sono stati rispettivamente il design sostenibile e la resilienza della natura: il primo come strumento per rendere più sostenibile il nostro modo di costruire, progettare, produrre; la seconda, come fonte di ispirazione in un mondo alle prese con l’emergenza climatica. Il primo talk ha visto, tra gli altri, la partecipazione dell’interior designer di Trento Alexandra Khnykina, dell’esperto di edilizia sostenibile Francesco Cattaneo, del maestro artigiano dell’altopiano di Piné Giorgio Leonardelli, e del co-fondatore della startup trentina Paolo Milan. A seguire, divulgatori scientifici del calibro di Giorgio Vacchiano e Mia Canestrini, insieme alla viaggiatrice a cavallo Paola Giacomini e al co-fondatore della startup VAIA Giuseppe Addamo, hanno analizzato il concetto di resilienza in natura, spaziando dalla biologia all’etologia, fino alla letteratura, anche nel contesto dell’emergenza sanitaria in corso.

Al concludersi della giornata, curata e moderata da Gabriele Catania, i tre co-fondatori Federico Stefani, Giuseppe Addamo e Paolo Milan, hanno incontrato online anche i sostenitori della startup, ripercorrendo insieme a loro i traguardi raggiunti in questo primo anno di vita. Le parole conclusive di Giuseppe, che citando Leonard Cohen dice “C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da li che entra la luce” lasciano avvertire quanto il Vaia Cube, con la sua spaccatura incisa sulla parte superiore, sia un simbolo importante, che prende una posizione chiara nei confronti della sostenibilità ambientale, che fa la differenza. Vaia “è il suono della resilienza”.













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