Val di Non, diminuiscono i costi della raccolta rifiuti 

Senza le campane stradali ma grazie ad una rete capillare di Crm la differenziata è sopra l’80%. Per il servizio nel 2018 si calcola una spesa di quasi 5 milioni  


di Giacomo Eccher


CLES. Grazie alla differenziata che si è stabilizzata sopra l’80% (lo scorso ottobre era salita a quota 81,7%) e alla qualità dei materiali da riciclo venduti sul mercato calano anche se di poco i costi per gli utenti nonesi del servizio rifiuti.

Ieri a Cles, alla Comunità di valle, la presentazione da parte dell'assessore Gianluca Barbacovi del complesso dossier che interessa 25.724 utenze domestiche (di cui 15.563 abitazioni principali, 6.183 seconde case di non residenti e 3.978 seconde case di residenti) e 3.220 invece le utenze non domestiche di cui 671 negozi, 348 tra bar, ristoranti ed alberghi, 773 artigiani e piccole industrie, 332 depositi e magazzini agricoli e 650 utenti pubblici. Complessivamente il costo del servizio per il 2018 ammonterà a 4.969.035 euro, in leggero calo (- 10.000 euro) rispetto al 2017.

«Una riduzione minima ma significativa che ci induce a fare altri sforzi per l’informazione e l’educazione al riciclo, anche se il livello raggiunto dalla nostra differenziata, per le qualità dei materiali selezionati che vengono poi posti sul mercato dei recupero, credo sia difficilmente superabile» - ha spiegato l’assessore con il responsabile della tariffazione Moreno Rossi.

In pratica in 18 anni è stata capovolta la percentuale tra differenziata e non differenzia, considerato che quest’ultima nel 2000 era pari all’80% del totale raccolto ed oggi è al 20%. Una buona politica quindi che viene dimostrata dall’andamento del costo unitario medio euro/tonnellata che in Trentino nel 2017 è stato di 254 euro ed in valle di Non di 212.

«In questa classifica meglio di noi ci sono solo la val di Fassa (178 euro/ton) e le Giudicarie (207 euro/ton). Ma nel differenziato incide molto la qualità del rifiuto raccolto: ricordiamo, infatti che in valle di Non non ci sono campane stradali per carta, vetro, multimateriale (a differenza ad esempio delle Giudicarie) e che la differenziata avviene solo in modo controllato nei Crm con una selezione dei rifiuti che, ad esempio, per la plastica distingue cinque tipologie».

Entrando nel dettaglio, il piano finanziato 2018 prevede entrate per 4.969.035 di cui “solo” 3.699.035 derivano dalla tariffa. Il resto per 406.000 euro sono coperti da avanzo di amministrazione e 864.000 da Iva a credito e dalla vendita di carta, vetro, plastica eccetera, e per servizi extra tariffa.

Per quanto riguarda la spesa, 209.300 euro servono per il personale dedicato della Cdv, 3.446.887 per l’appalto Sogap (che scadrà nel maggio 2019), la gestione dei Crm e lo smaltimento umido, legno e ramaglie; 688.000 per smaltimento e trattamento in discarica; 357.848 per interessi e crediti difficilmente esigibili e 230.000 per investimenti soprattutto nei Crm.

A proposito di Crm, la rete sta per essere completata con l’avvio, nel corso del 2018 dell’ultimo impianto (il 22°) a Campodenno. Per quanto riguarda gli insoluti, in totale quelli pendenti a tutt’oggi ammontano a ben 1.125.554 (a partire dal 2010) dei quali almeno la metà sono praticamente da considerare perduti.

Per quanto riguarda la tariffa che verrà notificata ai singoli utenti, il 53% è stabilito dagli svuotamenti (quindi dalla produzione rifiuti) e il 47% da quota fissa legata alla metratura ed ai componenti del nucleo di utenza. «Percentuali che vorremmo in un prossimo futuro ritoccare per caricare di più sugli svuotamenti», ha spiegato Barbacovi.

L’assessore ha anche anticipato l’intenzione di abolire la raccolta cartone, vetro e nylon per le utenze non domestiche perché la capillare rete dei Crm consente ai singoli di provvedervi direttamente senza grosso impatto.

Da notare infine che nella tariffa finale che arriva in tasca al cittadino è compreso pure il costo dello spazzamento strade che ogni Comune valuta singolarmente comunicandolo al servizio rifiuti di valle che emette la fattura. Questo importo verrà poi girato al comune per la parte di competenza.

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