Tovel isolata, Ville d’Anaunia non ci sta 

Strada chiusa, Provincia sotto accusa: «In due mesi non si mosso nulla». E l’assessore Larcher minaccia di dimettersi


di Giacomo Eccher


TUENNO. Da due mesi la strada di Tovel è chiusa ma non si è fatto nulla. Non ci sono cantieri (nemmeno l’ombra, a parte un cartello) e nemmeno azioni di monitoraggio, niente. E la ditta Eurorock specializzata nei disgaggi roccia, che era intervenuta nelle ore immediatamente dopo le piogge di fine ottobre che hanno provocato la chiusura, non si è più vista in zona. Un’inerzia contro cui ora cerca di muoversi il Comune di Ville d’Anaunia che si trova in una situazione di forte imbarazzo ben oltre le proteste sollevate, peraltro inutilmente, dal titolare del ristorante Capriolo aperto in settembre e costretto a chiudere i battenti fino a primavera inoltrata, con grossi danni.

«Quando due mesi fa dall’ingegner De Col della Provincia ci è stata comunicata la decisione di chiudere la strada per motivi di sicurezza era evidente che, parlando di sicurezza, non si poteva obiettare nulla. Ma era sottinteso che ci sarebbe di pari passo la volontà di intervenire subito sulle situazioni di rischio, quanto meno di monitorarle. Invece in due mesi non si è mosso nulla di nulla», ha detto il sindaco Francesco Facinelli ieri in una conferenza stampa in municipio con l’assessore ai Lavori pubblici Sergio Larcher. «La val di Tovel per Ville d’Anaunia e in particolare per al frazione di Tuenno rappresenta molto più di un locale pubblico chiuso che pure legittimamente protesta: lì ci sono le prese dell’acqua potabile, ci sono le sorti del legname e di un’economia tradizionalmente intrecciata con la vita del paese, per non parlare della attese per il turismo, una voce che si punta ad incrementare - hanno spiegato i due amministratori - ma la chiusura forzata della strada fino a fine aprile 2019 blocca paradossalmente anche l’intervento di somma urgenza per ripristinare la strada della malga Tuenna che è necessario riattivare prima della stagione dell’alpeggio, altrimenti scattano penali. Ma la ditta appaltatrice, la coop Lago Rosso, ci ha comunicato di non essere nelle condizioni di avviare il cantiere per la strada chiusa. E in ballo c’è un lavoro da 620 mila euro». «Una delusione che cresce di giorno in giorno - ha precisato quindi Larcher - perché a Tovel se adesso il rischio con il freddo d’inverno è pari a uno, in aprile con il disgelo lo stesso pericolo, se ci sarà, salirà tre o quattro volte tanto».

Il Comune non è però rimasto con le mani in mano e alcuni giorni fa c’è stato in municipio un summit con l’assessore provinciale alle Foreste e Agricoltur Giulia Zanotelli che, essendo di Tuenno, la partita “Tovel” la conosce. In quell’occasione è stato concordato un nuovo incontro tecnico di merito, incontro che è previsto martedì prossimo 22 gennaio a Trento, con l’ingegner Stefano Devigili. «Vedremo che cosa ci diranno, se c’è qualcosa di concreto bene, altrimenti il giorno dopo io me ne andrò a casa lasciando l’incarico di assessore: questa inerzia non mi appartiene», ha detto Larcher. Per Tovel intanto si è mossa anche l’Apt di Valle, che con una lettera al presidente Fugatti chiede di accelerare i tempi per la riapertura della strada di accesso all’ex lago rosso, un’attrattiva che è fondamentale per il turismo in valle di Non. L’Azienda in particolare chiede che la strada sia aperta almeno dalla metà di aprile per consentire una programmazione promozione per il ponte feriale più lungo di sempre: da domenica 21 aprile (Pasqua) a domenica 5 maggio, includendo le festività del 25 aprile e dell’1 maggio.

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