S. Romedio, nuovi bagni all’eremo 

Dalla Comunità di valle 12 mila euro per ristrutturarli, altri 36 mila da Predaia



SAN ROMEDIO. La Comunità della Valle di Non ha stanziato 12 mila euro per finanziare in parte i lavori di ristrutturazione dei servizi igienici dell’eremo di San Romedio per un ammontare complessivo di poco meno di 48 mila euro. La somma decisa dalla Comunità di valle - come risulta dalla domanda di finanziamento presentata dal rettore del santuario padre Giorgio Silvestri - va coprire circa un quarto della spesa complessiva sostenuta dai Frati per l’intervento mentre i tre quarti (35.893,96 euro) sono coperti dal Comune di Predaia nel cui territorio ricade San Romedio. Come ricorda la delibera, il Santuario è tra i siti di maggior interesse turistico della Val di Non, un eremo considerato tra i più caratteristici a livello europeo che richiama un notevole afflusso di turisti, aumentato vertiginosamente negli ultimi anni, con picchi considerevoli nella stagione estiva.

Proprio per il particolare valore che riveste per l’intera valle di Non, nel 2011 la Comunità di valle aveva approvato un protocollo d’intesa con la Curia, la Provincia e i Comuni di Coredo (dal 2015 incorporato per fusione nel Comune di Predaia), Romeno e Sanzeno per il rilancio del luogo sacro non solo come riferimento devozionale per la valle e per il Trentino ma anche come sito rilevante del cosiddetto “turismo religioso”. Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa, gli enti sopra indicati si proponevano infatti la valorizzazione del compendio mobiliare ed immobiliare del Santuario di San Romedio, con notevoli ricadute in termini di promozione dell’offerta turistica del territorio. In questo contesto si sono resi necessari i lavori di ammodernamento dei servizi igienici per garantire un’adeguata fruizione del Santuario da parte dei numerosissimi visitatori che ad esso vi accedono. (g.e.)













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