Cles - La giunta intanto ha incaricato l’architetto Alessandro Franceschini 

Riqualificare il centro storico, un progetto condiviso

Cles. Non un mero restyling dello spazio, ma utilizzare il progetto urbano come occasione per far emergere tracce della memoria collettiva e per rafforzare il senso di comunità tramite l’implementazio...



Cles. Non un mero restyling dello spazio, ma utilizzare il progetto urbano come occasione per far emergere tracce della memoria collettiva e per rafforzare il senso di comunità tramite l’implementazione di un progetto condiviso. È questo l’obiettivo del progetto preliminare unitario di riqualificazione del centro storico, in primis Corso Dante e Piazza Granda, che la giunta comunale ha deliberato nell’ultima seduta del 2020. Questo per avere uno strumento che detti le linee guida per future progettazioni esecutive di porzioni della medesima area “al fine di creare nel tempo una pluralità di interventi che portino ad una riqualificazione di tutta l’area urbana nel contesto del Masterplan dando coerenza e temporalità alla progettazione di opere pubbliche e private nel centro abitato”.

Per questo l’incarico di progettazione è stato affidato, con procedura negoziata, allo studio dell’architetto Alessandro Franceschini di Trento, tecnico che già ha collaborato con la redazione del Masterplan che pertanto conosce bene la realtà clesiana. Infatti – scrive la giunta nel provvedimento - per arrivare alla progettazione preliminare in oggetto è richiesta una fase una fase informativa/partecipativa che prevede un confronto con gli stakeholder che vivono maggiormente i luoghi oggetto di progettazione, come commercianti associazioni ed enti, ma anche comuni cittadini e famiglie, alla stregua di quanto già effettuato in occasione della stesura del Masterplan. Il costo della progettazione ammonta a poco meno di 15 mila euro oltre agli oneri fiscali e previdenziali per un totale complessivo di poco superiore ai 17 mila euro.

Tra gli obiettivi della progettazione di massima c’è quello dell’utilizzo dello spazio urbano anche come momento di relazione con la storia del paese; la valorizzazione della rete stradale come supporto alla residenzialità e alla cittadinanza; la creazione di itinerari che sappiano organizzare la fruizione del centro storico secondo percorrenze circolari, evitando così zone deboli e marginali. G.E.















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