«Più forti e numerosi per aiutare noi pazienti» 

A Cles assemblea dell’Aipa “Valli del Noce” che rappresenta oltre 800 persone in terapia anticoagulante. Problemi dopo il ridimensionamento del Centro Tao



NON E SOLE. Sono oltre 800 nelle valli del Noce i pazienti in terapia antiacoagulante, un numero in crescita con problematiche e disagi che dopo il ridimensionamento del Centro Tao dell’Ospedale di Cles e il passaggio della gestione della terapia alla medicina di base sono lontani da una soluzione condivisa. Terapia che peraltro è in evoluzione con nuovi farmaci e nuovi strumenti diagnostici che puntano a gestire al meglio, ma con difficoltà, le malattie cardiache. Di questo si è parlato a Cles nel corso della assemblea dell’Aipa (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati) “Valli del Noce” che si è tenuta giovedì nella sala Borghesi Bertolla in occasione della “Giornata nazionale del paziente in terapia anticoagulante”. A introdurre i lavori è stata la presidente Margherita Valentini che, seppure sofferente per problemi fisici, non ha voluto mancare ad un appuntamento così significativo per l’associazione anche per la presenza a Cles del presidente nazionale Aipa Nicola Merlin e dello specialista dottor Mario Pezzo di Suzzara, che ha parlato dei nuovi anticoagulanti orali.

Durante il pomeriggio, prima dell’assemblea, in una saletta attigua grazie alla Croce Rossa di Coredo, e alla consulenza del cardiologo dottor Cornelio Bertagnolli, c’è stato uno screening gratuito con la misurazione della pressione arteriosa ed elettrocardiogramma, opportunità di cui hanno usufruito una cinquantina di persone. Sempre nella stessa giornata, prima dell’assemblea c’è anche stato l’incontro tra i vertici dell’Aipa Valli del Noce e la neo assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana con la presenza anche della consigliere Paola Demagri e della responsabile del Centro Tao di Cles, la dottoressa Giordana Orsoni. «L’incontro ci ha soddisfatti, è stata l’occasione di presentare i problemi e le aspettative e discutere di possibili soluzioni come ci richiedono i pazienti. Per questo serve associarsi per contare. L’Aipa deve essere più forte e numerosa per rappresentare con più efficacia i problemi dei pazienti che dipendono dalle terapie antiacoagulanti», ha detto la Valentini.

La riduzione del Tao e il passaggio dei una serie di pazienti “meno problematici” alle cura ai medici di base ha fatto diminuire il numero dei soci dell’associazione («come se fosse colpa nostra!», ha chiosato la presidente Valentini), e il direttivo, che peraltro è in scadenza, punta ora a un rilancio quanto meno nei numeri per aver maggior capacità e peso di rappresentare a chi di dovere questioni pratiche e oltremodo rilevanti per chi è costretto, vita natural durante, a dipendere dalla terapia anticoagulante. L’Aipa Valli del Noce ha in ogni caso raccolto i complimenti e l’incoraggiamento del presidente nazionale Nicola Merlin arrivato da Padova, che pure ha preso parte all'incontro con l'assessore Segnana, un tassello ulteriore – ha detto – nel contesto dell’accordo Stato-Regioni per migliorare la qualità del servizio e ridurre i disagi di pazienti cronici, spesso molto anziani.

I lavori, moderati dalla dottoressa Orsoni, sono proseguiti poi con una serie di interventi tecnici ad iniziare dal cardiologo dottor Bertagnolli, già primario di medicina all’Ospedale di Cles, e quindi dell’attuale direttore del reparto, dottor Renzo Franch. Molto attesa, e apprezzata dalla sala gremita di persone, la presentazione del dottor Pezzo sui nuovi farmaci disponibili sul mercato, una galassia in evoluzione che fa ben sperare per un futuro che affranchi questi pazienti dai frequenti controlli di routine a cui oggi sono sottoposti per sopravvivere. (g.e.)













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