Moda post Covid? Green, tracciabile e trasparente

Cles. Un focus sul futuro della moda in chiave green e sostenibile con voci ed esperienza dal mondo. Questo l’obiettivo della conferenza patrocinata dal Comune “Moda sostenibile: trend o realtà” in...



Cles. Un focus sul futuro della moda in chiave green e sostenibile con voci ed esperienza dal mondo. Questo l’obiettivo della conferenza patrocinata dal Comune “Moda sostenibile: trend o realtà” in programma venerdì alle 18 nella sala baronale del Palazzo assessorile. «Una tavola rotonda dove si parlerà dei concetti chiave della moda post Covid: trasparenza e tracciabilità. Dove il capo che si acquista ha finalmente un volto, il volto di colui che lo realizza nel rispetto della qualità del lavoro e con tessuti tradizionali, etici e sostenibili che rispettano l’ambiente» - ha spiegato la baronessa e stilista Margherita Cles presentando ieri l’iniziativa legata alla sua casa di moda “La Cles”. Una consapevolezza anche contro gli sprechi e quindi l’esigenza di recuperare capi usati riutilizzando o reinventando abiti che sembravano da buttare.

La baronessa ha trascorso quasi cinque mesi di lockdown in uno storico resort dello Zimabwe (ex Rhodesia) ed ha potuto vedere dal vivo la coltivazione e la lavorazione artigianale del cotone. Una doppia esperienza dopo quella vissuta a più riprese nel sud dell’India con la seta, tessuto che è molto presente nelle sue collezioni. Tanto che nel 2017, ha donato a papa Francesco un abito di seta “grezza perché originale” e dunque non bianchissima.

Tra i relatori della conferenza (ingresso libero e contingentato nel rispetto delle misure anti Covid), figurano Maria Jose Sologuren, coach del brand Waranaya che per i suoi capi usa la alpaca che arriva dalla Boliva, e Riccardo Bendeini, globe trotter e collezionista che intratterrà con il racconto di storie di artigiani indiani che lavorano la seta, con ricami e filatura.

Le conclusioni saranno della baronessa Margherita Cles, alle prese con la trasformazione dello storico palazzo Dal Lago di Cles, storica proprietà di famiglia, in un centro per esporre con garbo e stile il bello e il naturale del mondo dei tessuti, ma non solo. La baronessa durante il lockdown nella vecchia Rhodesia ha concepito idee per la nascita di una NGO nella realizzazione di cotone sostenibile locale ed una collezione di moda etica per il mercato africano.. G.E.















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