Melinda, più conferimenti ma meno soldi per i soci 

Il bilancio. Il “liquidato” medio è sceso a 0,349 euro/kg rispetto agli 0,596 dell’anno precedente  Il presidente Odorizzi: «Siamo tra i produttori di mele più conosciuti e solidi a livello commerciale» 


Giacomo Eccher


Cles. Diminuisce il liquidato medio al socio rispetto all’anno scorso (0,349 euro/kg contro lo 0,596 euro/kg dell’anno prima) mentre cresce di molto il conferito che nell’anno agrario 2018 – 2019 ha totalizzato poco più di 44.000 vagoni e un fatturato mele pari a 248.375.249 euro. Numeri questi due ultimi due non confrontabili con la campagna 2017/2018, una delle più complicate di Melinda a causa della gelata della primavera 2018 che aveva ridotto il quantitativo a ca 12.000 vagoni, un quarto o poco più della produzione annuale media del Consorzio. Queste alcune cifre significative del bilancio consuntivo 2017 – 2019 di Melinda approvato a maggioranza dall’assemblea generale (due contrari e alcuni astenuti) riunita nella sede di Cles.

Le quote per i soci

Quanto al liquidato ai soci (la voce che preme di più ai contadini) “la cifra risulta soddisfacente considerata anche una resa di lavorazione inferiore rispetto a quanto preventivato”. Il liquidato ai soci dipende da quanto Melinda riversa alle 16 cooperative che per quest’ultimo esercizio è stato pari a 171.907.365 euro in diminuzione rispetto al liquidato di due anni fa (campagna 2016 /2017, quella dell’anno scorso come detto e stata sfalsata dalla gelata, ndr) pari a 184 milioni a fronte di una produzione complessiva conferita sensibilmente inferiore (poco meno di 40.000 vagoni) e un liquidato medio ai soci di 0,4333 euro/kg.

Nel bilancio approvato anche il conferito di ciliege e frutti di bosco pari ad un totale di 1.555 tonnellate con un fatturato di poco superiore a 8,5 milioni e un liquidato medio a kg di 4,13 euro.

Assemblea vivace

L’assemblea, a quanto si deduce dalla votazione non unanime, è stata molto vivace e partecipata ed ha accolto anche le richieste di approfondimento circa alcuni temi oggetto di recenti dibattiti che toccano vari aspetti: come il Piano industriale volto a sviluppare nuove mega sale di lavorazione con le tecnologie più avanzate che oggi sono disponibili per valorizzare al meglio il prodotto a garanzia del consumatore. Anche la prevista ristrutturazione del centro immagine MondoMelinda è ritenuta strategica a sostegno delle politiche commerciali e di marketing del Consorzio e consentirà un ulteriore importante sviluppo in sinergia con il settore turistico territoriale. Tornando al bilancio, i risultati vengono definiti da Consorzio come i migliori possibili rispetto ad uno scenario mondiale drasticamente negativo a livello commerciale.

Il presidente Odorizzi

«Grazie all’organizzazione e alle professionalità che il Consorzio riesce a mettere in campo anche quest’anno Melinda riesce a resistere alla crisi ponendo un’attenzione peculiare ed unica a tutto ciò che concorre a costruire un successo commerciale: dall’organizzazione sul campo, alla razionalizzazione dei costi, al massimo efficientamento di tutti i processi, alla promozione di una marca sempre più leader, fino alla presentazione del prodotto sul punto vendita», il commento del presidente Michele Odorizzi che ha ringraziato tutto il personale. «Perché anche quest’anno – ha concluso Odorizzi – si è confermata la reputazione del nostro brand in Italia e all’estero posizionando il Consorzio Melinda tra i produttori di mele più conosciuti e più solidi a livello commerciale. Ai lavori dell’assemblea è intervenuta l’assessore all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca Giulia Zanotelli he oltre ribadire l’importanza di Melinda nel contesto trentino ha anche confermato l’impegno pubblico i rinnovi varietali in Trentino, che dovranno aiutare a far crescere economia, produttori, indotto e sostenibilità del territorio».















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