Melinda espone i propri prodotti alla fiera virtuale

Cles. Anche i consorzi Melinda e La Trentina saranno tra le 400 aziende presenti a Macfrut Digital, la prima fiera virtuale della filiera ortofrutticola, che si terrà online dall’8 al 10 settembre...



Cles. Anche i consorzi Melinda e La Trentina saranno tra le 400 aziende presenti a Macfrut Digital, la prima fiera virtuale della filiera ortofrutticola, che si terrà online dall’8 al 10 settembre 2020. Una modalità questa resasi necessaria dall’emergenza sanitari, con l’obiettivo di promuovere e favorire l’incontro con i buyer e potenziali clienti internazionali. Malinda e La Trentina partecipano con due “stand” differenti con un proprio spazio digitale in cui caricare contenuti informativi e video ad hoc utili a presentare in primis il mondo delle celle ipogee e delle nuove varietà.

In questo modo visitatori non solo dall’Italia ma da ogni parte del mondo avranno la possibilità di collegarsi e ottenere meeting “one to one” durante i tre giorni della kermesse, utilizzando semplicemente il proprio device. L’evento ha registrato una particolare attenzione da parte della Cina, presente con 87 aziende.

Durante i numerosi incontri “virtuali” già programmati, Melinda presenterà la propria vocazione alla sostenibilità. L’esempio più lampante è l’innovativo sistema di conservazione sotterranea, le “Celle Ipogee”, che Melinda ha messo a punto nelle grotte scavate dentro la Miniera di Rio Maggiore. Il sistema di stoccaggio della frutta è composto da 34 celle a 300 metri di profondità, che consentono di stivare 30.000 tonnellate di mele, con un risparmio energetico di circa 1,9 GW/h rispetto alla conservazione epigea, corrispondente all’energia elettrica utilizzata da 2.000 persone in un anno.

In bella mostra anche le nuove varietà dei due Consorzi, che hanno l’obiettivo di soddisfare pienamente il consumatore moderno sempre alla ricerca di nuove emozioni gustative e particolarmente attento agli aspetti di sostenibilità ambientale che si celano dietro al prodotto. Focus quindi sulla costituzione di veri e propri “distretti BIO”, in continuo aumento nelle Valli del Noce e alla disponibilità di varietà ideali a questa tipologia di coltivazioni, che garantiscono un livello di sicurezza e affidabilità ad oggi unici sul mercato. G.E.













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